Lukaku: il Chelsea offre 110 più Zappacosta. Inter: solo cash. Oggi si chiude a 115?

In giornata previsto nuovo appuntamento per limare i 5 milioni. Dopo Romelu: il club lavora per aumentare il budget sul mercato

Ballano 5 milioni per Lukaku e sul piatto il Chelsea ne ha già messi 110. Non sono certo pochi, ma non sono sufficienti: a giudizio dell’Inter la soglia minima è a quota 115. Non un euro di meno. Così ieri la trattativa si è protratta per almeno 8 ore, considerando anche la pausa per il pranzo. I primi contatti intorno alle 11, rigorosamente al telefono: il mercato ai tempi del Covid ormai funziona in questa maniera.

Le posizioni

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Marina Granovskaia ha messo subito in chiaro le sue idee: inserire un giocatore nell’affare. Dato per scontato il no nerazzurro a Marcos Alonso, la manager di Abramovich ha indicato un nuovo lotto di nomi, in cui compaiono sia Emerson Palmieri che Davide Zappacosta, entrambi associati ai nerazzurri a più riprese. Le obiezioni dell’a.d. interista Beppe Marotta sono state immediate su tutti. Non certo per una pregiudiziale tecnica nei loro confronti, bensì per evidenti motivazioni economiche in questa fase tanto delicata.

L’Inter ha bisogno di massimizzare gli introiti, senza ulteriori costi al monte-ingaggi. Insomma, comanda il bilancio. Ovviamente il dialogo ha dovuto fare i conti anche con la sponda cinese, visto che il management milanese lascia l’ultima parola sempre a Nanchino.Quando le conversazioni sono riprese nel pomeriggio il Chelsea, allora, ha fatto la sua proposta economica, rinunciando ai condimenti tecnici.

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L’offerta

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E questo è stato il momento più significativo dell’appuntamento, visto che dai 100 milioni di inizio settimana si è passati ai significativi 110. Dal suo canto i rappresentanti interisti hanno tenuto fermo il loro atteggiamento e non scendere sotto quota 115, senza approfondire ancora il tema dei bonus. È chiaro, invece, che i pagamenti saranno rateizzati in tre o più anni. Tra un approfondimento e l’altro, il meeting si è concluso intorno alle 19. Appuntamento oggi, per l’ultima riflessione reciproca.

L’attesa

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Nel frattempo il giocatore vive questa situazione di attesa con apparente serenità. Non solo perché ha già un’intesa di massima con i Blues per un contratto quadriennale da 12 milioni a stagione più 3 di bonus. In ogni caso lui ci terrebbe a partire già domani, in modo da poter essere agli ordini di Tuchel per la Supercoppa europea di mercoledì prossimo contro il Villarreal. Ma non è scontato che tutto vada così velocemente. Indubbiamente se l’intesa sarà trovata in giornata, tutte le pratiche possono essere risolte in tempi ragionevoli.

L’aumento

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Dal canto suo l’Inter, una volta ceduto Lukaku, ha bisogno di completare il lavoro per la sua sostituzione in tempi altrettanto celeri. Il campionato è ormai alle porte e Simone Inzaghi deve avere al più presto un punto di riferimento lì davanti. A tal proposito, sarà importante fare chiarezza sull’entità del budget a disposizione per il mercato. Sotto questo aspetto è in corso un lavoro diplomatico all’interno del club per rileggere le linee guida emanate dalla proprietà nel momento cruciale della crisi finanziaria.

Seguendo alla lettera quelle indicazioni, per il nuovo centravanti non ci sarebbero a disposizione più di 40 milioni di euro. Ma è evidente che la caccia (soprattutto) a Dusan Vlahovic comporta costi superiori. Al momento da Nanchino non arrivano segnali a proposito: gli accordi con Oaktree impongono una consistente cura dimagrante nelle spese. Nei giorni caldi del sacrificio dell’uomo simbolo dello scudetto, in viale della Liberazione tutti si stanno adoperando per dare al nuovo corso tecnico le migliori garanzie, nonostante la perdita di Romelu dopo quella di Hakimi. Ma per raggiungere questo scopo è indispensabile incrementare la voce investimenti. È in gioco la competitività dell’Inter.

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