Gattuso: “Siamo cotti, mi tengo il punto. L’occhio? Tranquilli, non muoio”

Il tecnico: "La sosta ci servirà per recuperare energie e giocatori infortunati. Ho la miastenia, sto meglio ma per 5-6 giorni stavo proprio male"

Non c'è rammarico nelle parole di Rino Gattuso dopo il pari con il Torino. "Siamo arrivati a questa partita scarichi e stanchi, abbiamo tanti giocatori affaticati. Prendete Lozano: quando è entrato ci ha dato una grossa mano, ma aveva già fatto un miracolo a riuscire a giocare mezz'ora. Ci teniamo stretto il punto per le condizioni in cui siamo arrivati a questa partita. Quando si gioca ogni 3 giorni per 4 mesi ci sta, ora recuperiamo energie e giocatori. Osimhen è importante per le caratteristiche che ha ma sia con la Lazio che oggi si è visto che non siamo al meglio. Bisogna avere le gambe i muscoli e la testa pronti, anche io col problema all'occhio non sono me stesso",

LA MALATTIA

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Gattuso non si nasconde neppure quando si tratta di parlare del suo problema fisico. "Tutti i ragazzini non devono avere paura di guardarsi allo specchio quando hanno un problema, non serve nascondersi. Questa è la terza volta che questa malattia mi prende in 10 anni, ma passerà e sarò più bello il più presto possibile. Soffro di una malattia autoimmune, la miastenia. È da un mese che girano voci che muoio, ma tranquilli, non muoio. Vedere doppio è una grossa difficoltà e da un mese non sono me stesso. Credo che i ragazzi abbiano sofferto anche di questo. Mi sono stati vicino, per 5-6 giorni ho fatto tanta fatica, ora sto un po' meglio ma ho avuto grande stanchezza e vedevo doppio. Solo un pazzo come me può stare in piedi. A me non piace vedere gente che si emoziona a vedermi così, questi momenti non mi piacciono ma li devo accettare che c'è di peggio".

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