Agnelli: “Competenza, non amicizia. E Chiellini l’ho sentito lunedì…”

Il presidente dà il bentornato ad Allegri: “Per noi è l’allenatore giusto per aprire un nuovo capitolo nella storia della Juve. Guardiamo avanti, non indietro”

Dal nostro inviato  Luca Bianchin

27 luglio – TORINO

“Competenza, non amicizia”. Andrea Agnelli presenta Massimiliano Allegri, nuovo-vecchio allenatore della Juve, e questo resta in testa del suo discorso: la motivazione alla base della scelta. “Il suo ritorno non è una scelta di cuore – dice il presidente -. Max e la Juve non sono tornati insieme per amicizia, che pure esiste. Crediamo che Massimiliano possa aprire un nuovo capitolo nella storia della Juve. E’ una scelta di competenze”. E ancora: “I quattro anni sono un segnale di fiducia, crediamo che Max sia la persona giusta per portare avanti il nostro nuovo progetto a medio termine. Ha la credibilità per scrivere un capitolo nuovo”.

LA VITTORIA

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Agnelli parla dal palco e in prima fila ci sono Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini, il management che ha scelto per guidare il nuovo ciclo della sua Juve. Fabio Paratici guarda da lontano, immerso in altri pensieri. L’uomo del giorno però è Allegri e Agnelli, quasi come per un omaggio, cita la sua teoria del corto muso come simbolo della mentalità juventina: “Ci è piaciuta la teoria del corto muso, l’importante è arrivare davanti all’ultimo metro. Abbiamo considerato i potenziali rischi per noi e per Max, per le aspettative che avrebbe generato. Ci tengo a dire che ogni aspettativa contiene un pregiudizio e questo è profondamente sbagliato. Alla Juve ogni giorno si lavora per competere e vincere, ma vincere non è scontato e pensarlo sarebbe un errore gravissimo. Io non ho mai visto una vittoria scontata, vincere costa fatica e non è per tutti. Chi ci riesce merita rispetto”.

CHIELLINI RESTA

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Anche per questo, Agnelli fissa un primo obiettivo per il 2021-22: “Gli obiettivi per la stagione sono arrivare a marzo competitivi in ogni competizione e poi giocarcela. Io e Max ci siamo visti tante volte, sono stati individuati i profili più adatti, cioè Massimiliano e Maurizio Arrivabene. C’è stato un ragionamento di rafforzamento dell’area sportiva”.

In tutto questo, non sono banali la prima e l’ultima frase del presidente. La prima, rivolta al passato: “Ci tenevo a fare i complimenti al presidente Gravina e all’Italia per la vittoria nell’Europeo. E’ stata un’Italia che ha saputo trovare l’alchimia che ha fatto la differenza, ha portato a un risultato storico”. L’ultima, al futuro: “Ho sentito Chiellini lunedì, mi sembrava ridicolo interrompere le vacanze per firmare un contratto. Chiellini non è un problema”. Insomma, Chiellini ci sarà anche nel 2021-22. Fine del caso, se mai è iniziato.

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