Wijnaldum: “Roma, emozione incredibile. Da Mourinho le parole giuste”

Ora lavorerai insieme ad un altro grande allenatore. Hai già parlato con José Mourinho?
“Sì, abbiamo parlato un po’. Ma non molto perché ci è voluto un po’ perché la trattativa si concretizzasse. E all’inizio non era certo che sarei arrivato. Ma ci siamo sentiti e lui mi ha detto le cose giuste al momento giusto. Era quello che volevo sentire. Penso che abbia molta esperienza a riguardo. Mi ha fatto un’ottima impressione. Tutti conoscono Mourinho come allenatore. Anche i giocatori con cui ho parlato che hanno lavorato con lui mi hanno detto grandi cose. È stata una decisione semplice”.

Hai visto qualche partita della squadra nella scorsa stagione? La finale di Conference League è stata contro una delle tue ex squadre, l’hai guardata?
“Devo dire che quella partita mi ha fatto male. Chiaramente ora sono contento per quella vittoria. Ma in quella finale facevo il tifo per il Feyenoord perché è la squadra in cui ho giocato quando ero giovane e la squadra che porto nel cuore. È una delle squadre che amo di più. In quel momento ci sono rimasto male. Ho visto altre gare, come quelle contro il Leicester. Non sono una persona che guarda calcio in continuazione perché cerco di concentrarmi anche su altre cose. Ma sì, qualche partita l’ho vista”.

Ti è stata riservata una grande accoglienza ieri all’aeroporto da parte dei tifosi. Te l’aspettavi? Sei rimasto sorpreso?
“Sì, ero sorpreso. Mi era stato detto che ci sarebbero stati molti tifosi a darmi il benvenuto. Ma non sapevo cosa aspettarmi. È stato molto bello. Per la situazione da cui provenivo vedere questo affetto da parte die tifosi, vedere quanto sono felici per il tuo arrivo, è qualcosa di fantastico. È davvero bello vedere tutta questa gioia per il tuo arrivo”

Domenica avrai la possibilità di salutare i tifosi di persona allo stadio. Quanto sei impaziente, ma soprattutto quanta voglia hai di giocare all’Olimpico?
“Non vedo l’ora. Dopo quell’accoglienza non vedo davvero l’ora di giocare le partite perché sugli spalti ci saranno 60mila persona a fare il tifo per la squadra. Ci ho già giocato una volta con il Liverpool. Mi ricordo che è una tifoseria molto calda, che non smette mai di incitare la squadra. Sono abituato a giocare in squadre con questo genere di tifoserie. Ne ho sentito molto parlare quindi sì, non vedo l’ora”.

Hai già giocato in diversi campionato europei e hai acquisito molta esperienza. Sarà la tua prima volta in Serie A, ma hai già affrontato squadre italiane. Cosa ti aspetti dal campionato? Pensi che dovrai adattarti in qualche modo?
“A dire il vero non lo so. Non ci ho davvero pensato. Il mio obiettivo era tornare a divertirmi giocando a calcio. Volevo semplicemente giocare. Sono stato fortunato ad aver ricevuto l’interesse della Roma e ad aver ricevuto già il sostegno dei tifosi e averli visti felici per il mio arrivo. È una cosa bella ed era quello che volevo. Mi sono detto che non c’era la certezza che avrei fatto bene o male nella prossima stagione, ma la cosa di cui sono sicuro è che voglio dare il massimo. E quello che farò sarà dare il massimo per la Roma e vedremo dopo potremo arrivare”.

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