Oliveira è subito decisivo! Segna su rigore e la Roma batte il Cagliari 1-0

Il portoghese al debutto aveva conquistato il penalty per un mani in area di Dalbert, mentre in avvio la Var ne ha negato uno a Zaniolo. Grande occasione per Joao Pedro nel finale, Mazzarri si ferma dopo due vittorie di fila. Forfeit di Pellegrini nel riscaldamento

Soffrendo da matti e ringraziando anche la fortuna, che nel finale si materializza nella traversa di Joao Pedro. La Roma conquista così la sua prima vittoria del 2022, battendo 1-0 il Cagliari grazie ad un rigore di Sergio Oliveira, l’uomo più atteso, quello appena arrivato a Trigoria. Il portoghese ha avuto un buon impatto sulla partita, sovvertendo già da ora le gerarchie dei tiratori giallorossi. Bene Mkhitaryan (dai suoi strappi sono nate le poche occasioni giallorosse), Mourinho alla fine esulta. Meno Mazzarri, che nel secondo tempo aveva sperato di poter tornare a casa con un punto.

Subito Sergio

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Mourinho deve rinunciare a Pellegrini, che dà forfeit durante il riscaldamento. Mazzarri, invece, ha i suoi problemi con ben 11 indisponibili tra infortunati e Covid e si schiera con il 3-4-1-2, con Pereiro alle spalle di Pavoletti e Joao Pedro. La partita potrebbe sbloccarsi già al 4’, ma il rigore concesso da Maggioni per presunto fallo di Carboni su Zaniolo viene poi giustamente annullato con l’ausilio del Var. E allora si battaglia un po’ ovunque, anche se a fare la partita è soprattutto la Roma. Gli occhi, ovviamente, sono tutti su Sergio Oliveira, che si distingue subito per personalità e pulizia delle giocate. Il portoghese entra in punta di piedi, ma è lui – ad esempio – ad innescare Veretout sull’azione del primo rigore (quello non concesso). Ed è sempre lui al 33’ a portare in vantaggio la Roma sempre su penalty, stavolta concesso – con il Var – per un evidente fallo di mano di Dalbert su un suo precedente tiro (dopo un bel coast to coast di Mkhitaryan). Prima di occasioni ce n’erano state francamente poche (solo un debole colpo di testa di Abraham), esattamente come dopo. La Roma protesta per un altro falli di mano in area di Goldaniga (che cade sul pallone), mentre Zaniolo spreca una bella ripartenza di Felix. Il Cagliari, invece, fatica per tutti i primi 45’ di gioco a trovare ritmo e soluzioni. Pavoletti e Joao Pedro non sembrano ispirati, Marin in mezzo non riesce mai a inventare qualcosa di buono.

La gestione

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Nella ripresa il Cagliari prende coraggio e prova a salire con il baricentro, andando a caccia del pareggio. Felix spreca subito una ripartenza a campo aperto, con gli spazi che abbondando subito e le due squadre presto spaccate in due dalla stanchezza. Cragno dice di no a Veretout, Mazzarri si gioca a metà tempo la carta Nandez (al posto di Pereiro), Carboni ci prova da fuori ma senza velleità particolari. Si gioca poco, tanti contatti, anche qualche fallo al limite del consentito. Ed allora è Zaniolo al 28’ a provare a chiudere la partita con un’accelerazione delle sue, ma il destro in corsa finisce di poco fuori. La Roma allora si raggomitola su se stessa a difesa del vantaggio, cercando poi di far male negli spazi. E se riesce a portare a casa i tre punti deve fare un monumento a Rui Patricio, che devia sulla traversa un tiro ravvicinato di Joao Pedro che sembrava essere gol. Allora Mourinho passa al 3-5-2 che è più 5-3-2 (con Maitland-Niles e Vina come quinti e Karsdorp a fare il braccetto tra i tre), per mettere in cassaforte la vittoria. Finisce così, con la Roma che porta a casa una vittoria preziosa ma soffertissima.

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