Coppa Davis al via, azzurri con Sinner punta. Venerdì 26 Italia-Stati Uniti a Torino

Archiviato domenica sera a Torino le ATP Finals col trionfo del tedesco Zverev e in una cornice di pubblico “ bella, come a Wimbledon “ (parole di Federer a Sky sport), il tennis si rituffa nella Coppa Davis, il top mondiale per nazionali a livello maschile. Mancava da un anno causa pandemia.

Coppa Davis 2021, Torino una delle città protagoniste

È la competizione a squadre più antica del mondo. Torino di nuovo sotto i riflettori. Da giovedì 25 novembre a domenica 5 dicembre la città della Mole sarà la sede – insieme a Madrid e Innsbruck – di uno dei 6 raggruppament in cui si articola la Davis. Chi vince il proprio girone va direttamente ai quarti con le due migliori seconde. Favorite sono la Russia (che schiera i fortissimi Medvedev e Rublev) e la Serbia di Djokovic, numero 1 ATP. La Spagna, campione in carica, sarà senza Nadal. Ma resta ugualmente tra le favorite. Assenti altri due big: Federer e Tsipras. Svizzera e Grecia sono fuori. Una Coppa seguita in tutto il mondo. Lo fanno capire le cifre: 18 Nazionali, 90 giocatori, tre città.

Per Zverev niente Coppa Davis, i motivi dell’assenza

Clamorosa l’assenza di Alexader Zverev, il gigante tedesco di origini russe, oro olimpico a Tokyo, numero 3 del ranking mondiale, il “Demolition man” che, domenica 21 novembre, in finale a Torino, ha strapazzato Medvedev con la potenza del servizio: una fucilata che viaggia anche a 225 orari. E in semifinale, la sera prima aveva liquidato un certo Djokovic , dopo una battaglia di 2h28’. Una faticaccia smaltita in una sola notte. Fenomeno. Non disputerà la Coppa Davis perché non è di suo gradimento la nuova Formula introdotta due anni fa. Ci mancheranno le sue “fucilate” (in finale 8 ace e 80% di prime palle, 84% di punti vinti sulla prima palla) e la sua mossa tattica che non  concede all’avversario scambi lunghi grazie a scelte aggressive e d’attacco. Peccato. Per la cronaca: Zverev ha vinto due volte le ATP Finals al pari di Borg e Hewitt. Il record (6 vittorie) è saldamente nelle mani di Federer.

Italia senza Berrettini, tutto nelle mani di Sinner 

E l’Italia? Presenta una Nazionale di buon livello anche se l’assenza di Berrettini è pesante. Quindi la prima punta sarà Jannik Sinner, 20 anni; Sonego il secondo singolarista dopo l’altoatesino. Fognini sarà in doppio con Bolelli. Prima partita venerdì con gli Stati Uniti, sabato con la Colombia. Ottima la prevendita dei biglietti.

Precedente Dynamo Kiev-Bayern Monaco, ok l'Over 2,5 al triplice fischio Successivo Felix e quella frase sulle banane: "Non era razzismo, qui mi sento a casa"