Il Milan scommette su Traorè, 16 anni, recordman di A. Che era noto come Cissè…

È stato ingaggiato dal Parma, a cui andranno 600mila euro, alcuni bonus e una percentuale sulla futura rivendita: comincerà nella Primavera di Giunti

Un sedicenne al Duomo. Il Milan ha preso Chaka Traorè dal Parma, il primo 2004 a debuttare in Serie A. Contro chi, ovviamente? I rossoneri di Pioli. Cinque minuti in campo contro Ibra e compagni nella sconfitta per 3-1 dell’anno scorso, il 10 aprile 2021, dove ha sfiorato il gol con un colpo di testa. Predestinato, soprattutto perché D’Aversa l’ha fatto giocare altre tre volte: due nella massima serie (Lazio e Samp), una in Coppa Italia (un minuto all’Olimpico contro i biancocelesti).

Chi è

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Traorè sarà a Milano domani, visite di rito e firma sul contratto. Al Parma dovrebbero andare 600mila euro, alcuni bonus e una percentuale sulla futura rivendita. Colpo in prospettiva, come molti altri negli ultimi anni (vedi Kerkez e Roback, due 2003). Traorè si metterà a disposizione di mister Giunti in Primavera. Esterno d’attacco ivoriano, destro che gioca a sinistra, dribbling al servizio dell’insieme, qualità da sempre. Il suo biglietto da visita resta la capacità di saltare l’uomo con facilità. L’anno scorso ha sfornato 9 gol e altrettanti assist in Primavera 2. Per lui anche due squilli con l’Under 18 a febbraio, prima di salire con i grandi.

Altro nome

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Fino a qualche anno fa si chiamava Cissè e giocava con questo nome. Chi lo accompagnò in Italia dalla Costa d’Avorio violò le norme per i calciatori minorenni. Fece credere alle autorità che il ragazzo arrivava nel nostro Paese per un presunto ricongiungimento familiare. Una bugia. Il modus operandi era il seguente: questa persona trovava dei complici, ovvero africani già residenti in Italia, e poi li spacciava come genitori attraverso falsi certificati di nascita. Tempo qualche mese e Chaka – all’epoca ancora Cissè – viene notato dai dilettanti dell’Audace. Gioca qualche mese, fa bene, ma poi si scopre tutto. La persona che l’ha portato in Italia viene arrestata, lui continua a giocare. Nel 2019 lo vede Fausto Pizzi, ex responsabile del settore giovanile del Parma, e lo porta subito in gialloblù: “Passavo tutti i giorni a vedere i suoi allenamenti, le sue giocate mi divertivano”. Il resto è storia. Tre presenze in Serie A e gol a pioggia in Primavera. Ora il Milan.

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