Zidane salva la panchina. Il Clasico è del Real Madrid

BARCELLONA (SPAGNA) – Clasico amaro per il baby Barça di Ronald Koeman, che a quattro giorni dalla sfida Champions con la Juventus, si arrende a un pragmatico Real Madrid. Sospiro di sollievo per Zidane, che arrivava dalle due recenti sconfitte dell’Alfredo Di Stefano con Cadice e Shakhtar Dontetsk e che mantiene, così, la sua imbattibilità nei derby di Spagna disputati al Camp Nou. Decidono Fede Valverde, un rigore del solito Sergio Ramos e Modric. Di Ansu Fati il momentaneo quanto illusorio pareggio dei blaugrana.

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BABY BARÇA – Rinfrancato dalla manita di Champions rifilata al Ferencvaros, seguita al capitombolo di Getafe, Ronald Koeman decide per una versione decisamente baby del Barça, che oltre ai due minorennio Pedri e Ansu Fati, contempla anche la presenza del terzino diciannovenne Sergiño Dest, giunto in estate dall’Ajax. Per quanto riguarda lo schema, invece, tutto si risolve in una sorta di 4-4-1-1, Con lo stesso Pedri largo a destra, Coutinho sul fronte opposto, Messi libero di giostrare tra le linee e Ansu Fati come giocatore più avanzato. Ancora panchina per Griezmann. Zidane risponde con un Real decisamente muscolare, che contempla un centrocampo formato da Fede Valverde, Casemiro e Toni Kroos, con Vincius Jr che, in fase di non possesso, retrocede nelle zona di sinistra. Davanti, a dar man forte a Benzema tocca a Marco Asensio. Riappare, poi, nelle retrovie, l’essenziale Sergio Ramos, assente in occasione della desolante sconfitta infrasettimanale con lo Shakhtar in Champions League.

El Clasico, arriva il Barcellona: non mancano i tifosi

PARTENZA LANCIATA – Chi temeva un Clasico sotto tono a causa dei risultati non proprio esaltanti delle due compagini, nell’ultima di Liga, e per le gradinate deserte del Camp Nou, viene subito rassicurato dalla partenza lampo delle due squadre, che se la giocano a viso aperto. Al primo vero affondo, passa subito il Real, che, al 5’, insacca con Fede Valverde, imbeccato in verticale da Benzema. Un paio di giri lanette, però, e arriva la pronta replica del Barça. Lancio millimetrico di Messi per il redivivo Jordi Alba, che centra alla perfezione per Ansu Fati, che realizza. Gol nel derby di Spagna a soli 17 anni e 358 giorni. Il record nel Clasico, però, rimane nelle mani del blaugrana Alfonso Navarro, che andò a rete a 17 anni 356 giorni, nel 1947. Dopo una dura entrata di Casemiro, che mette a serio rischio la caviglia di Messi, Courtois nega con un intervento prodigioso il raddoppio alla stessa Pulce. Cambio di fronte e tocca a Neto dire no a Benzema, che sparacchia da ottima posizione. La prima frazione si chiude con Nacho che, messo ko da un problema muscolare, cede il posto a Lucas Vazquez.

Messi, tutti i gol nel Clasico

IMPLACABILI – La ripresa ricomincia con un Barça arrembante, che appena varcato il 5’ sfiora il gol con il vivacissimo Ansu, che sfiora il palo con un improvviso diagonale. Qualche minuto e il ragazzino originario della Guinea-Bissau pesca sul secondo palo Coutinho, che manca di un nulla la capocciata vincente. A riportarsi avanti, però, è il Real che, varcato il quarto d’ora, si guadagna un rigore per un fallo di Lenglet su Sergio Ramos, ravvisato dal Var. Infallibile, dagli undici metri, capitan Ramos, che festeggia, così, il suo 45º Clasico col 21º rigore consecutivo sempre a segno. Poco dopo, un malessere costringe Fede Valverde a cedere il posto a Modric. Koeman si gioca tutti i cambi offensivi a disposizione, inserendo i vari Trincao, Griezmann, Dembelé e Braithwaite. Assetto un po’ troppo spericolato, che apre alle ripartenze del Real, che trova il gol della sicurezza, negli ultimi scampoli, con Modric. La panchina di Zidane ora è più salda. Brutto colpo per Koeman, che adesso cercherà di rifarsi subito contro la Juventus.

@andydepauli

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