Zhang, altro trofeo: è il 3° presidente più vincente dopo i Moratti: “Un onore, ma della finale non parlo”

Il 31enne è alla quinta competizione in bacheca dopo lo scudetto del 2020, le ultime due Supercoppe Italiane e il bis di Roma: “Testimonia la bontà del lavoro fatto. Istanbul? Mi sono italianizzato…”

Adesso ha davanti solo Massimo Moratti, con i suoi 16 titoli, e suo padre Angelo Moratti, a quota 7 ma con due Coppe dei Campioni in bacheca. Poi, però, nella graduatoria dei presidenti più vincenti della storia dell’Inter, c’è Steven Zhang, 31 anni, il primo proprietario straniero a conquistare un tricolore in Italia. Ci è riuscito nel 2020-21, con Conte in panchina, ma da allora in poi ha instaurato un notevole feeling con i successi. Altri due trofei nel 2021-22, la Supercoppa italiana e la Coppa Italia, ai quali, in questo 2022-23, ha aggiunto un’altra Supercoppa Italiana e un’altra Coppa Italia. E il tassametro non è ancora fermo… Perché il 10 giugno a Istanbul c’è la finale di Champions League contro il Manchester City e, pur se sfavorita, la formazione di Inzaghi non va sottovalutata. “Non posso dire quanto sono fiero e contento di questa vittoria – ha ammesso il numero uno interista – e il merito va diviso con la dirigenza, lo staff tecnico e la squadra che hanno una mentalità vincente. Lo hanno dimostrato ancora una volta conquistando un’altra coppa. Tutto ciò conferma la bontà del lavoro che insieme abbiamo fatto per l’Inter”.

Vincente

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Steven Zhang da proprietario ha perso solo la prima finale, quella di Europa League 2019-20, poi non ha più sbagliato un colpo. Ora è nella storia nerazzurra, dietro solo ai Moratti. E pensare che all’inizio qualcuno non gli dava credito… Con le sue scelte ha rilanciato l’Inter che, anche in un momento di autofinanziamento e di conti che vanno tenuti sotto controllo, ha celebrato cinque titoli nelle ultime tre stagioni. E il 2022-23 non è ancora finito… “Della finale di Champions però non parliamo – ha spiegato – perché mi sono… italianizzato e bisogna pensare a una partita alla volta. Adesso concentriamoci su quella di sabato contro l’Atalanta, non sulla Champions. Il City è forte, ma anche noi siamo molto cresciuti: se penso a sei anni fa, l’Inter non partecipava neppure alla Champions e invece in questo periodo abbiamo conquistato 5 coppe e giocato diverse finali. Tutto ciò grazie ai sacrifici di chi lavora per questo club. Divido i meriti con tutti. Sono orgoglioso di questa Inter di coraggiosi. In campo e nella vita”. Di paragoni con la famiglia Moratti, però, non ha voluto sentir parlare: “Angelo e Massimo Moratti sono nei cuori degli interisti e io sono fiero di stare dietro di loro”.

Inzaghi

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Il numero uno di viale della Liberazione, insomma, ci ha preso gusto a vincere e il modo in cui il suo club ha festeggiato la seconda Coppa Italia di fila, la nona della storia interista, lo dimostra. “Back to Rome. Back to win. Back to Back” c’è scritto sui social interisti sottintendendo il 4-2 della passata stagione all’Olimpico contro la Juventus. Il post è stato pubblicato una manciata di pochi secondi dopo il fischio finale, ma prima della premiazione. Zhang naturalmente ha lasciato la passerella ai suoi giocatori e a Inzaghi, ma poi anche lui ha voluto partecipare alla festa posando con la coppa prima insieme al suo management e poi insieme a Simone Inzaghi, l’allenatore che martedì della scorsa settimana ha riconfermato anche per la prossima stagione dopo la vittoria nell’euro-derby di ritorno. “Per vincere, l’allenatore gioca un ruolo fondamentale: Inzaghi ha portato la squadra in finale di Champions, ha vinto coppe e non ci sono dubbi sulla sua permanenza all’Inter. Siamo orgogliosi di lui”.

Dedica

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Con il tecnico di Piacenza adesso sogna un’altra festa, in terra turca. Tra due settimane e mezzo. Sarebbe il coronamento di un ciclo, ma non la fine della sua presidenza perché, a dispetto del prestito con Oaktree da saldare tra 12 mesi, Zhang continua a progettare un futuro nerazzurro. Ha preso gusto ad alzare trofei e vuole continuare. “Dedico questa vittoria a tutti i tifosi e a chi lavora in questo club. La vittoria deve sempre essere un obiettivo per questa società” ha concluso. Il Manchester City e Guardiola sono avvisati.

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