Zenit, Lucescu: “Non sono stato io a bloccare la cessione di Witsel alla Juventus”

“Anche lo Zenit è un club ambizioso, con molti tifosi, mica può vendere un big senza comprare un sostituto”. Mircea Lucescu spiega il motivo del mancato passaggio di Axel Witsel alla Juventus. Lo Zenit San Pietroburgo non ha avuto il tempo di trovare un’alternativa sul mercato:

“Perché la trattativa con la Juventus è stata riaperta soltanto a inizio settimana” – si legge nelle pagine di Tuttosport – “In precedenza Witsel aveva rifiutato altri club importanti e ad un certo punto aveva detto che sarebbe rimasto fino a giugno 2017, cioè a scadenza. Motivo per cui non ci eravamo mai preoccupati troppo di trovare un sostituto di Axel. Un giocatore al suo posto sarebbe stato indispensabile, però in due giorni è complicato comprarne uno altrettanto bravo. Io, comunque, ce l’ho messa tutta: a Nyon, durante la riunione dei tecnici Uefa, mi hanno visto tutti, compreso Allegri che era lì con me: sono stato tutto il giorno al telefono, avrò parlato con dieci procuratori… Il giocatore giusto lo avevo anche trovato e non è quello del Benfica di cui si parla”.

L’ex Brescia, Reggiana e Inter si difende dalle accuse mosse da Torino: “Non è vero che sono stato io a bloccare Witsel alla Juventus. E sentire che tutti diano la colpa a me, mi fa stare male. Sia chiara una cosa gli allenatori possono proporre, non decidere in sede di mercato. E la mia storia è chiara, parla da sola. Allo Shakhtar Donetsk non mi sono mai opposto alla partenza dei miei ragazzi di talento, anzi li ho sempre aiutati a sbarcare nei top club. Se un giocatore vuole andare via, io di solito non lo ostacolo. A Witsel avevo dato l’ok per la Juventus, altrimenti mercoledì non sarebbe potuto andare a Torino per effettuare le visite mediche. La verità è che è mancato il tempo. Fino a dieci minuti dalle 23, cioè alla chiusura del mercato, abbiamo fatto tutto il possibile per permettere ad Axel di diventare bianconero”

La notizia della possibile cessione di Witsel ha fatto alzare il prezzo del possibile sostituto: “Il club russo proprietario di quel giocatore, sapendo che noi eravamo in trattativa con la Juventus per cedere Witsel, all’ultimo momento ci ha chiesto una cifra impossibile. Quella squadra ha stoppato il nostro possibile acquisto e lo Zenit, di conseguenza, ha fermato Witsel. Anche lo Zenit è un club ambizioso, con molti tifosi, mica può vendere un big senza comprare un sostituto. Pensate che un altro allenatore si sarebbe comportato diversamente al posto mio? E’ più facile scaricare le responsabilità su di me, però in realtà sono mancati i tempi per portare a termine un’operazione del genere”.

Lucescu “bacchetta” la Juve: “Anche Marotta mi ha chiamato alle 22.30, ma io prima di dargli una risposta ho voluto parlare nuovamente con il mio direttore, il quale a quell’ora mi ha detto che ormai non si sarebbe potuto fare quasi più nulla. Della Juventus ho il massimo rispetto, è un top club mondiale, però sinceramente per acquistare un grande giocatore come Witsel avrebbe dovuto evitare di ridursi all’ultimo momento. Axel sarebbe stato l’ideale per sostituire Pogba. Ma Pogba era stato ceduto da quasi un mese…”.

Bentancur, giovane centrocampista uruguaiano seguito dai bianconeri, poteva essere un altro dei sostituti: “Ci interessava Bentancur. La Juventus ha un’opzione sull’uruguaiano del Boca Juniors e la nostra idea era portarlo in Russia e concedere comunque ai bianconeri una corsia preferenziale per il futuro. Non ci siamo riusciti. Lo ripeto: il tempo era poco. Nessun problema,  Axel, oltre che un giocatore top, è un ragazzo eccezionale e un gran professionista. Allo Zenit darà tutto fino alla fine e lo ha dimostrato anche nelle ultime partite. Witsel a Torino a gennaio? Perché no, è una possibilità. Ma la Juventus dovrà muoversi per tempo, con una proposta giusta”.

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