Zappacosta, l’avvio… sprint ha un segreto: “Ho la stessa mental coach di Jacobs”

Fra i protagonisti del match Zappacosta, che ha trovato il gol dopo averlo sfiorato a Salerno. La cura Gasperini funziona. E non solo quella. C’è anche un altro segreto. 

L’Atalanta con il fiatone rompe il sortilegio del Gewiss e vince la prima partita in campionato. La Dea mostra il suo volto nei primi minuti di gioco della sfida con il Sassuolo e mette in campo tutto il meglio del repertorio. Attacchi con tanti uomini portati in area di rigore ed esterni che arrivano a concludere l’azione. Quindi una leggera flessione che ha rimesso in partita gli emiliani. Arrivano comunque tre punti meritati per i padroni di casa che accorciano la classifica. Fra i protagonisti del match Zappacosta, che ha trovato il gol dopo averlo sfiorato a Salerno. La cura Gasperini funziona. E non solo quella. C’è anche un altro segreto rivelato ai microfoni di DAZN.

EMOZIONE – Primo gol con la nuova vecchia maglia dopo averlo sfiorato a Salerno: “Bella emozione. Ho riscattato l’occasione sbagliata a Salerno. Avevo voglia di rifarmi e aiutare la squadra. Per me è speciale, ho un trascorso importante qui e sono stato felice di aver segnato davanti al pubblico dell’Atalanta. C’è un legame forte. Faccio comunque quello che chiede il mister, che pretende un gioco molto propositivo”.

SOFFERENZA – Un percorso di sofferenza, quello con il Sassuolo. E Zappacosta continua a “studiare” da Gasperini. “Per le mie caratteristiche è importante allenarmi al massimo. Sicuramente dobbiamo crescere sotto tutti i punti di vista. Dovevamo chiudere la partita, il Sassuolo ci ha creato un po’ di difficoltà, ma abbiamo dimostrato di saper soffrire ed è un ottimo inizio. Occorre crescere nella fase offensiva ma anche sotto altri aspetti”. In questo senso la presenza della mental coach lo ha aiutato. “All’inizio non ero molto convinto poi quando ho iniziato il percorso ho scoperto che posso migliorare tantissimo. Ho capito che la mente comanda davvero tutto”. Con la mental coach di Marcel Jacobs e Gasperini in panchina la nazionale non è lontana. “L’obiettivo c’è. Cerco di lavorarci di giorno in giorno la convocazione passa per l’impegno quotidiano e le prestazioni con il club, quindi occorre impegnarsi al massimo”.

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