Zaniolo positivo al Covid: lo scrive sui social e poi lo cancella: spera in un tampone errato?

Il calciatore della Roma Nicolò Zaniolo nella giornata di lunedì ha scritto sui social di essere positivo al Covid. Un post che poi però nella notte è stato rimosso proprio dallo stesso Zaniolo. Perché? Forse il calciatore spera che ci sia stato un errore nel tampone.

Zaniolo infatti, essendo positivo al Covid ma asintomatico, spera ancora nella negatività, nonostante sia coinvolta anche la sua stessa famiglia, come ha scritto sui social la sorella Benedetta: “Chiusa in una stanza a causa del Covid, sveglia perché sto di m…”. In fondo, tecnicamente, anche Gianluca Mancini della Roma era risultato positivo in un primo momento e poi negativo in un secondo.

Zaniolo positivo al Covid, il post di lunedì

A comunicare la sua positività era stato lo stesso Zaniolo con questo messaggio pubblicato sui social network. “Ciao a tutti, purtroppo sono risultato positivo al coronavirus dopo l’ultimo tampone effettuato questa mattina. Sto bene, non ho sintomi ma ho ovviamente iniziato subito la quarantena. Spero di tornare ad allenarmi a Trigoria il prima possibile, nel frattempo farò il tifo per i miei compagni da casa”.

Zaniolo doveva tornare a correre in campo questa settimana

Come detto, il recupero dall’infortunio prosegue senza battute d’arresto sulla tabella di marcia. Questa settimana, Zaniolo avrebbe dovuto cominciare a correre di nuovo in campo. Quattro mesi dopo l’intervento al legamento crociato.

Zaniolo era volata a Innsbruck lo scorso 17 dicembre per fare il punto della situazione con il professor Fink. Fink è il chirurgo che lo aveva operato a settembre e che sta seguendo il suo recupero passo dopo passo. Prima di tornare a correre in campo, Zaniolo aveva potenziato i suoi allenamenti con carichi di lavoro maggiori e corsa intensa sul tapis roulant.

Rispetto a quanto accaduto in occasione della riabilitazione successiva al primo intervento, Zaniolo si appresta a tornare a correre in campo con un mese di ritardo. Perché alla rottura del primo legamento crociato il ragazzo era tornato a correre in campo dopo tre mesi dall’intervento, con le istruzioni del dottor Fink invece di mesi ne sono trascorsi quattro.

Questa positività al Covid, fornisce un altro po’ di tempo prima di tornare a correre in campo.  Il professor Fink e lo staff della Roma si stanno muovendo con la massima prudenza perché non vogliono affrettare la ripresa.

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