Zakia Khoudadadi e Hossain Rasouli arrivati a Tokyo: i due atleti paralimpici afghani sfuggiti a Kabul potranno gareggiare

Sono arrivati a Tokyo Zakia Khoudadadi e Hossain Rasouli: i due atleti paralimpici afgani che erano riusciti a lasciare Kabul su un volo dell’Aeronautica militare australiana, hanno raggiunto poco fa il villaggio olimpico.

Zakia, atleta del taekwondo, è la prima donna afghana chiamata a partecipare alle Paralimpiadi. 

“Quel quel che è successo è una storia pazzesca, un segno di resilienza dello sport paralimpico ed è una gioia immensa”, ha detto all’Ansa il presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip), Luca Pancalli.

“Riempie di gioia anche il fatto che Zakia e Rasouli potranno gareggiare e questo anche grazie al fatto che siamo riusciti con il nostro peso nel mondo a smuovere questa situazione”. 

Zakia, prima donna afghana alle Paralimpiadi

Zakia, atleta del taekwondo, è la prima donna afghana chiamata a partecipare alle Paralimpiadi. “Apprendere che Zakia è arrivata al villaggio paralimpico è veramente una cosa bella, già questa è una grandissima vittoria. Che sia poi la prima donna afghana a partecipare nel taekwondo è un grande piacere”, ha detto il presidente della Federazione italiana taekwondo, Angelo Cito.

“E’ una vittoria per lo sport, olimpico e paralimpico e per tutto quello che le ragazze afghane stanno attraversando in questo momento”, ha aggiunto Cito, tra i primi a mobilitarsi per la causa dei due atleti paralimpici afghani.

Zakia Koudadadi, dall’appello internazionale alla salvezza

Lo scorso 17 agosto, Zakia Koudadadi aveva lanciato un appello alla comunità internazionale attraverso l’Agenzia Ansa che fu rilanciato in tutto il mondo.

L’Australia ha concesso un visto umanitario a lei e a un gruppo di altri sportivi, soprattutto donne, ora al sicuro. 

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