Il tecnico dello scudetto del ’99: «Montella da Champions, ma la mia squadra era più forte»twitta
MILANO – E’ uno dei paragoni più in voga del momento: il Milan di Montella simile a quello di Zaccheroni. Due squadre partite a fari spenti che hanno saputo sorprendere. Con il sottinteso che anche la squadra attuale potrebbe arrivare allo scudetto come quella di 17 anni fa. Ma il diretto interessato, Alberto Zaccheroni – reduce da un viaggio in Giappone dove ha mantenuto ottimi rapporti con Federazione, tv e sponsor – non è d’accordo.
Zaccheroni, cosa pensa di questo parallelo?
«Non condivido perché il mio Milan era più vecchio, veniva da 11° e 10° posto con Sacchi e Capello, ma aveva più qualità con giocatori come Weah, Boban, Bierhoff, Leonardo, Maldini e Costacurta. Ed era diverso anche il contesto generale».
Si riferisce al livello della Serie A?
«Sì, quello era un campionato dove c’erano “sette sorelle” più l’Udinese. La Lazio di fatto aveva due squadre: entrambe avrebbero potuto vincere lo scudetto. La più debole delle “sette” forse era la Fiorentina che aveva Rui Costa e Batistuta. Ho detto tutto».
Qual è la forza di questo Milan?
«E’ la squadra che forse ha meno pressione in assoluto in Italia perché la transizione proprietaria fa sì che nessuno possa chiedere traguardi esagerati ai giocatori. In questo modo anche maglia e San Siro pesano meno».
A proposito, lei ha allenato in Cina da gennaio a maggio di quest’anno (Beijng Guoan): sa qualcosa dei compratori del Milan?
«No, ho provato a informarmi in questi mesi. Ma neanche in Cina sono conosciuti. E dire che tutti quelli che hanno soldi in Cina sono molto noti. Vedremo come andrà a finire questa storia».
Tornando al calcio, qual è la maggiore abilità di Montella?
«E’ un allenatore che dà molto equilibrio. Ed è bravo a far raggiungere il miglior rendimento della carriera ai suoi giocatori».
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