Youth League, folle rissa e tre espulsi in Liverpool-Porto: cosa è successo

ROMA – E’ successo anche tra giovani in una partita di Youth League. L’ottavo di finale tra Liverpool e Porto si è concluso con la qualificazione dei Reds che hanno superato i pari età portoghesi dopo i calci di rigore, ma la partita è finita in rissa dopo l’ultimo penalty segnato. Come detto, match equilbrato che si è protratto ai supplementari, concludendosi poi ai rigori. Dal dischetto la squadra inglese parte malissimo con Doak che sbaglia il primo, colpendo il palo. Il Porto è impeccabile e sembra volare verso il successo quando al quinto e decisivo rigore è Diaz a fallire, calciando malissimo e riportando ancora una volta la gara in perfetto equilibrio. Si va ad oltranza, ma per poco: Gift e Bras segnano i rispettivi rigori, poi tocca per gli inglesi a Stephenson che segna mentre Cande sbaglia tutto e calcia il rigore sulla traversa. Gioia ed esultanza irrefrenabili per gli inglesi che circondano il proprio portiere per festeggiare, ma tutto dura pochissimo perché scoppia una furiosa rissa che vede quasi tutti i giocatori parteciparvi. Vola di tutto: calci, spintoni e pugni. Per diversi secondi continua lo squallido teatrino sotto agli occhi di arbitro e assistenti. Sedato il tutto, l’arbitro espelle tre calciatori: Koumas per il Liverpool e Cande e Ribeiro per il Porto. Molto imbarazzato e dispiaciuto a fine gara il tecnico del Liverpool Barry Lewtas che ha affermato: “Poteva essere una festa per il calcio, invece così non è stato. Avevo intuito dalla panchina che se qualche cosa fosse andata storta al Porto, tutto poteva generare in un certo modo… A volte con oltre 30 giovani ragazzi gli animi possono eccedere”.

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