Young Boys, Cluj e Beltrame: tutto sulle avversarie della Roma

Tra i campioni di Svizzera occhio a Gaudino, Fassnacht e Nsame. Tra i romeni di Petrescu (ex Genoa e Foggia) attenzione a Omrani. In Bulgaria spicca l’ex fantasista della Juventus

Francesco Pietrella @frapietrella

2 ottobre – Milano

Migliorarsi, questo l’obiettivo. La Roma ci riprova in Europa League da testa di serie. L”anno scorso si fermò agli ottavi contro il Siviglia, ma stavolta vuole andare fino in fondo. Prima, però, dovrà vedersela con Young Boys, Cluj e Cska Sofia. Scopriamole.

Young Boys (Svizzera)

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A Fonseca i campioni di Svizzera: l’anno scorso hanno vinto coppa e campionato scalzando il Basilea dal trono. Partiamo dall’allenatore, Gerardo Seoane. Lo chiamano predestinato perché da quando c’è lui in panchina lo Young Boys ha vinto due titoli di fila. Cresciuto nel Lucerna, nel 2018 si è staccato dalla “casa madre” per tentare la sorte da solo. Obiettivo riuscito. In rosa, tra i talenti, spazio a Gianluca Gaudino, classe ’96 con un passato da meteora nel Chievo (due partite nel 2017-18). Figlio d’arte, papà Maurizio giocò contro il Napoli con lo Stoccarda nella Coppa Uefa del 1989. Centrocampista di qualità, nel 2015 impressionò Guardiola con il Bayern in ritiro, tant’è che poi lo farà esordire in Bundesliga. Dall’anno scorso gioca in Svizzera. Altri giocatori da tenere d’occhio: l’attaccante Nsame (ben 41 reti la stagione scorsa), il centrocampista Sierro e l’ala Fassnacht, al club dal 2017. Ultimo, ma comunque importante, Miralem Sulejmani, fantasista serbo al club dal 2015 (ex Ajax e Benfica): 43 gol negli ultimi 5 anni. Gran parte delle azioni arrivano da lui, e se non segna sforna assist per Nsame. In campionato, infine, gli svizzeri sono secondi con 4 punti (due gare giocate).

La stella, Jean-Pierre Nsame: dategli una palla e farà gol, l’anno scorso è stato così. Quarantuno nel 2019/20, ben 73 negli ultimi tre anni. Camerunense, ’93, scartato dall’Angers, dopo 23 reti nel Servette nel 2017 è riuscito a trovare la sua dimensione. Occhio al nome, perché i tiene: nessun accento su “Nsame”. Per lui due partite con la nazionale del Camerun.

Formazione tipo (4-4-2): Von Ballmoos, Hefti, Camara, Lefort, Garcia; Fassnacht, Lustenberger (Gaudino), Sierro (Sulejmani), Ngamaleu; Nsame, Meschack. All: Seoane.

Cluj (Romania)

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Vecchi ricordi romeni, roba da Champions. Nel 2009, all’Olimpico, i giallorossi persero 2-1 in casa contro il Cluj di Culio, che fece doppietta. Dopo aver giocato contro la Lazio l’anno scorso, in estate è tornato in Argentina per giocare con il Quilmes. L’allenatore è Dan Petrescu, altra conoscenza “italiana”. Dal 1991 al 1994 ha giocato con Foggia e Genoa. Dall’anno scorso allena i romeni, con cui ha vinto gli ultimi due campionati. Tra le stelle occhio a Omrani (francese, 34 gol dal 2016 a oggi), giustiziere della Lazio nell’ultima edizione, e all’esterno francese Michaël Pereira. In rosa anche l’ex Cesena e Monza Dajman Djokovic, 15 partite in A nel 2010/11. In campionato il Cluj è secondo con 11 punti. Curiosità: la Roma ha incontrato i romani anche nell’edizione della Champions League 2010/11 (1-1 all’andata e vittoria 2-1 al ritorno).

La stella, Billel Omrani: famiglia di calciatori, fratello calciatore e sorella professionista nell’atletica. Lui ha 27 anni e dal 2016 gioca in Romania, ormai una seconda casa. L’anno scorso ha segnato dieci gol in stagione, ma nel 2012 giocava nel Marsiglia ed era una delle stelle della primavera. Esordì con Deschamps al Velodrome in una squadra di stelle (Azpilicueta, Valbuena, Ayew, Gignac), poi fu mandato via. Il Cluj gli ha dato una seconda chance.

Formazione tipo (4-4-2): Balgradean, Susic, Vinicius, Burca, Camora; Deac, Bordeianu, Djokovic, Paun-Alexandru; Rondon, Omrani. All: Petrescu.

Cska Sofia (Bulgaria)

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Sorpresa degli ultimi playoff: in gara secca hanno buttato fuori il Basilea. La stagione scorsa sono arrivati secondi nel campionato bulgaro e quest’anno sono partiti bene: 12 punti in sette partite. Curiosità: dal 2019 una delle stelle è Stefano Beltrame, promessa mai sbocciata della Juve primavera con la nomea di giramondo (in passato ha giocato in Olanda con Den Bosch e Go Ahead Eagles). Fantasista, ’93, per lui anche una presenza in Serie A. Occhio anche alla punta australiana Tomi Juric e al centrocampista Sankhare, ’89, un passato nel Psg e nel Bordeaux (quest’anno è il capocannoniere con 2 gol). L’allenatore è Stamen Belchev, uno dei migliori tecnici bulgari.

La stella, Stefano Beltrame: per imporsi è dovuto andare fino a Sofia, quarta esperienza all’estero e la prima fuori dall’Olanda. Dopo una anno nella Juve U23, a gennaio 2020 è volato in Bulgaria per diventare il dieci del Cska. Tre gol in 19 partite fin qui, anche se anni fa si immaginava in bianconero insieme all’idolo Del Piero. Nel 2013 debuttò in A subentrando a Marchisio in Juve-Genoa. Frey gli negò il gol. “Un’emozione incredibile, non pensavo che sarebbe toccata a me”. Invece sì.

Formazione tipo (4-3-3): Busatto, Galabov, Anton, Mattheij, Mazikou; Sankhare, Youga, Gefelson; Beltrame, Sowe, Keita. All: Belchev.

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