Uno stadio, l’Ullevi di Goteborg, che di sfide di Champions è stato spesso teatro, con protagonisti i padroni di casa dell’Ifk. E un avversario, l’Atletico Madrid, che pur non avendola mai vinta, sconfitto tre volte in finale, della Champions League è una delle squadre “classiche”, capace di raggiungere sette volte almeno i quarti (e in due di queste la finale) nelle ultime undici edizioni. Insomma, fatto salvo il sole alto, visto che si giocherà alle 15, la Juventus domani tornerà ad annusare profumo di Champions, in attesa di riempirsi i polmoni con la vera e propria aria del torneo per club più prestigioso al mondo, dopo un anno di esilio forzato. Profumo di Champions League che sarà particolarmente stuzzicante alle narici di Kenan Yildiz, ansioso di fare il suo debutto sul palcoscenico che fino a un paio di anni fa sognava. E che intanto domani contro l’Atletico farà il suo debutto stagionale da titolare in un’amichevole vera, dopo lo spezzone finale contro il Brest a Pescara e la sfida in famiglia con la Next Gen giocata dall’inizio.
Situazione rinnovo
Fresco di un Europeo da titolare con la sua Turchia, chiuso con un ottimo quarto di finale, dopo la vertiginosa scalata della scorsa stagione che lo aveva portato a 18 anni dalla Next Gen a diventare rivale di Chiesa per un posto da titolare a fianco di Vlahovic, Yildiz ora è atteso alla conferma. Un passaggio in cui la Juventus crede fermamente, tanto che già ad agosto scorso, non appena Allegri aveva deciso di aggregarlo stabilmente in prima squadra, gli aveva rinnovato il contratto fino al 2027 e già a gennaio ha cominciato a parlare col suo entourage di un ulteriore prolungamento e di un adeguamento dell’ingaggio. Al tempo stesso, il talento turco è stato uno dei pochi considerati assolutamente incedibili da Giuntoli e Thiago Motta non appena direttore tecnico e allenatore hanno iniziato a progettare la squadra di questa stagione.
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