Wijnaldum, il modo peggiore per dirsi addio

Una dura sconfitta. Abbiamo dato tutto, ma purtroppo non è stata la nostra serata“. Il messaggio social di Gini Wijnaldum non ha certo attirato messaggi di solidarietà verso di lui, piuttosto una sfilza di critiche per la sua prestazione nella finale di Europa League contro il Siviglia. Ecco, diciamo che sicuramente non è stata la sua serata, perché nella sfida alla Puskas Arena la Roma ha visto il peggior Wijnaldum della stagione. Il peggiore in campo nella partita più importante.

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Le critiche dei tifosi della Roma a Wijnaldum

E i tifosi stavolta non gliel’hanno fatta passare liscia. Perché la Roma lo ha aspettato per un’intera stagione per la frattura subita ad agosto e che lo ha tenuto fermo addirittura sei mesi per la scelta della terapia conservativa, convinta che avrebbe potuto aiutare la squadra ad alzare la qualità della formazione titolare ma che in realtà ha fatto solo da comparsa senza mai incidere con le sue performance. Anche nel momento più difficile della stagione, durante i tanti infortuni della squadra, è stato costretto a fermarsi nuovamente per un nuovo guaio muscolare che lo ha tenuto fermo contro Atalanta, Milan, Monza e Inter. Le partite che hanno allontanato definitivamente la squadra dal quarto posto, quindi dalla Champions League.

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Wijnaldum alla Roma, una stagione flop 

La Roma e i tifosi si aspettavano la scossa nella partita più importante della stagione. Partito dalla panchina, quando è stato chiamato in causa nel secondo tempo al posto di uno stremato Dybala non è riuscito a combinare niente di buono. Wijnaldum totalmente spaesato, fuori dal contesto, senza la grinta necessaria per affrontare una finale. Avulso dal gioco ma anche dal carattere di una squadra che ha provato a dare tutto nei 146 minuti giocati. Un passo decisamente indietro rispetto all’impegno e alla dedizione di Dybala nei suoi 68 minuti in campo. Un’ombra in campo, un ingresso totalmente piatto: Wijnaldum invece di dare maggiore consistenza al centrocampo ha creato anche qualche buco e mancata copertura. Come quando a pochi minuti dalla fine della partita ha lasciato calciare Suso col sinistro (e lo sanno anche i sassi che è mancino) dal limite dell’area di rigore.

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L’addio di Wijnaldum sembra ormai scritto

E adesso? Il suo futuro è sempre più lontano dalla capitale. Sia perché non è ben visto dai tifosi – ma questo può cambiare nel giro di qualche partita fatta come si vede – sia perché l’operazione al momento non è sostenibile. Il Psg chiede nove milioni per il riscatto del giocatore, Gini però ha uno stipendio importante (eventualmente alleggerito dal decreto crescita) ma anche 32 anni (33 a novembre) che rendono l’affare sempre meno vantaggioso. La sua avventura alla Roma quindi si chiuderà probabilmente – salvo un altro nuovo prestito a costo zero – dopo la partita contro lo Spezia. Acquistato come il fiore all’occhiello del mercato estivo, arrivato tra centinaia di tifosi a Ciampino, la sua avventura in giallorosso è terminata tra le critiche e una finale giocata totalmente sotto tono. L’epilogo che nessuno si sarebbe aspettato.

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