Wamangituka, che caos! Nuovo caso Eriberto?

STOCCARDA (Germania)- “Silas non è la sua vera identità”. No, stavolta non si tratta del film di Ron Howard “Il Codice Da Vinci“, in cui l’uomo assoldato dall’Opus Dei per gli assassini eccellenti si celava dietro questo nome per nascondere la sua vera origine. E’ Silas Wamangituka il protagonista di questa strana vicenda: il sito ufficiale dello Stoccarda, suo club di appartenenza, ha infatti pubblicato il seguente comunicato: “Silas Wamangituka ci ha recentemente rivelato di essere stato vittima delle macchinazioni del suo ex agente e che Wamangituka non è il suo vero nome”. La sua vera identità è Silas Katompa Mvumpa, e ha un anno in più dei 21 dichiarati nei documenti sinora utilizzati, risultati falsi.

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25 presenze e 11 gol per Wamangituka nell’ultima Bundesliga, confermando i valori tecnici già individuati da qualche anno dagli addetti ai lavori: attaccante veloce, con buon fiuto del gol e a servizio della squadra. “Senza il supporto del mio nuovo procuratore e quello del mio club, non avrei mai osato fare questo passo. Ma ora ho capito che non devo più vivere nella paura e posso giocare a carte scoperte. Negli ultimi anni ho avuto paura anche per la mia famiglia in Congo, ma ora qui mi sento a casa, mi sento al sicuro”, afferma il giocatore, finalmente libero da un peso che si portava da anni. Il ds dello Stoccarda, Sven Mislintat, ribadisce la vicinanza al giocatore, vittima anche lui di questa brutta vicenda: “E’ anche lui parte lesa, per questo lo difenderemo”. Il cambio d’identità sarebbe avvenuto nel 2018 per permettere all’attaccante di passare all’Alés a parametro zero.

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