Vuelta, trionfa l’olandese Arensman, 22 anni, Evenepoel sempre in maglia rossa ma ha perso altri 15” da Roglic

Vuelta. L’olandese  Thymen Arensman, 22 anni, alfiere del team DSM, trionfa in solitaria sulla Sierra Nevada. Il corazziere (1,92) dei Paesi Bassi centra una vittoria limpidissima, mettendo in fila fior di scalatori.

Taglia il traguardo posto a 2.500 metri con le braccia al cielo, le mani sul casco, quasi incredulo della impresa.  Secondo Mas a 1’23”, terzo M.A.Lopez (+1’25”). A seguire Jay Vine (+1’30”), Roglic (+1’44”), O’CONNOR e Ayuso (+1’55”), Decimo  Evenepoel (+1’59”). Dunque, Roglic ha rosicchiato altri 15” alla maglia rossa. Sostanzialmente invariata la classifica generale. Arensman a parte : con questa vittoria balza all’ottavo posto dietro ad Almeida.

VUELTA, DUE SETTIMANE RICCHE DI EMOZIONI

Tre tappe in Olanda, 12 in Spagna, due settimane intense di fatiche accentuate dal Covid che ha costretto al ritiro fior di campioni come Simon Yates o Sam Bennet. La Vuelta si è così trasformata in una corsa ad eliminazione (o quasi). Nelle gambe 2.331 km. Ne restano ancora 949. Gran finale a Madrid domenica 11 settembre.

La corsa spagnola in queste due prime settimane ha offerto emozioni, messo in vetrina giovani talenti, rilanciato campioni assopiti come l’oro olimpico Carapaz (due tappe vinte in tre giorni ),  ospitato col massimo rispetto glorie al tramonto come Nibali e Valverde. Ma ha anche ribadito quel nuovo ciclismo che si è visto in luglio al Tour de France.

Un ciclismo che ragiona in un modo nuovo privilegiando la performance in se’ al tatticismo esasperato. Tatticismo, per carità, che non è scomparso, si è solo ristretto. Sono cadute le vecchie regole non scritte a beneficio dello spettacolo sportivo. Lo si è visto nelle fughe improvvisate, più frutto dell’estro e dell’istinto agonistico che del calcolo dipendente da computer, gps, radioline, ordini ondivaghi dalle ammiraglie.

LE SORPRESE DELLE PRIME 15 TAPPE

Sono tante. Roglic ha vinto la quarta tappa ma ha ceduto subito la maglia rossa. Evenepoel è esploso, ha confermato il suo talento ma è rimasto con mezza squadra. La Vuelta ha scoperto lo scalatore australiano Jay Vine , campione mondiale online (è iridato Esports, si è allenato in casa sui rulli, davanti ad uno schermo); ha vinto due tappe in solitaria.

Altra sorpresa: l’assolo vincente del sudafricano Meintjes (nona tappa). La bella sorpresa dei giovani azzurri Battistella, Zambanini, Conca. Le splendide volate del danese Pedersen (tre secondi posti di fila e lo strepitoso sprint di Montilla). Spiace a tutti io ritiro in seguito aduna brutta caduta del campione del mondo Alaphilippe. Per fortuna tanta barella ma nessuna frattura. Alaphilippe sta riprendendo gradualmente, è già sui rulli. Farà il Mondiale.

TAPPA N.16 DELLA VUELTA (martedì 6 settembre 2022)

Tappa per velocisti dopo il riposo di lunedì 5. Da Sanlucar De Barrameda a Tomares. Tutto in Andalusia. Frazione di 189 km.

Precedente Argentina, Dybala fra i pre-convocati di Scaloni: ci sono anche Di Maria e Paredes Successivo Verona-Sampdoria 2-1: il 2002 Doig ribalta Giampaolo