Vlahovic, su il sipario: con il Real crash test Champions per iniziare a carburare

INVIATO A LOS ANGELES – La sfida che la Juventus affronterà a Los Angeles contro il Real Madrid sarà dunque un test importante – oltre che prestigioso, blasonato, verosimilmente divertente – per capire a che punto è la squadra, come procedono i lavori in corso. Tuttavia, nello specifico, questo test ad alto tasso di difficoltà sarà importante per capire a che punto sia Dusan Vlahovic. Il forte bomber bianconero è infatti alle prese con acciacchi, fastidi e postumi da infortunio che ne hanno condizionate un po’ le prestazioni negli ultimi mesi. In generale, nella sua esperienza bianconera sino ad ora. Lui stesso lo ha spiegato nell’intervista rilasciata pochi giorni fa, a Dallas: «Non mi piace trovare alibi. Se sono sceso in campo, è perché ero pronto a giocare. Però questo problema me lo sto portando dietro da tanto tempo. Alla fine della stagione volevo recuperare al meglio possibile visto che ho anche dovuto rifiutare la Nazionale, e questa è una cosa che mi spiace molto. Ma quest’estate mi sono dedicato solo a lavorare per recuperare. Ho iniziato un percorso per essere pronto al 100 per cento per la prossima stagione. Ora sto finendo questo percorso: mi sento bene e sarò a breve al 100 per cento».

Il duro lavoro di Dusan

Ebbene, il percorso di Dusan è stato per lo più fatto di tanti allenamenti, molti mirati e specifici, e niente partite, da che è finita la stagione. Per curare al meglio il problema agli addominali, ha appunto rinunciato alla convocazione nella Selezione serba e in questa tournée americana è sinora stato soltanto spettatore. A disposizione contro il Chivas a Las Vegas e a disposizione contro il Barcellona a Dallas. Giusto nel primo test assoluto, il 17 luglio contro il Pinerolo, aveva disputato 45 minuti. Ma si trattava, nel caso, di una partitella alla Continassa senza neanche l’arbitro.

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Pronto a tornare in campo

Contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti, invece, dovrebbe disputare un tempo e partire tendenzialmente titolare (per poi esser sostituito da Moise Kean). È stato lo stesso tecnico bianconero Massimiliano Allegri a preannunciare la cosa, in conferenza stampa, dopo Juventus-Barcellona. «Non preoccupatevi, contro il Real Madrid ci sarà». Vien da sé che una eventuale nuova assenza dell’attaccante genererebbe preoccupazione sia in merito alle condizioni del calciatore, sia in merito alle sorti della Juventus tutta in un periodo in cui già tocca fare a meno di Federico Chiesa e Paul Pogba… L’ipotesi, però, è remota. Dusan – che ha lavorato sodo tutta l’estate anche con un preparatore personale: un guru del settore – confida di esserci eccome, e di iniziare a riprendere il ritmo partita. Vuole essere al top per l’inizio del campionato. È deciso a lasciare il segno e a far meglio rispetto alla scorsa stagione, ai suoi primi 6 mesi in bianconero (che comunque non sono certo stati malaccio: 9 gol in 21 partite). Ha spiegato: «Posso migliorare in tutto, sto lavorando per crescere. Anche a 35 anni si può migliorare, figuriamoci a 22. Sono arrivato a metà stagione in una squadra nuova, in una società così forte: avevo bisogno di un po’ di tempo per ambientarmi. Sicuramente potevo fare meglio, non sono soddisfatto visto che abbiamo perso una finale. Ci siamo qualificati alla Champions, però potevo e potevamo fare di più. Ora lavoriamo duro la prossima stagione per vincere tutto il possibile».

Juve, Morata ad oltranza

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