Vlahovic ritrova il gol: la Juve vince a Cagliari e consolida il quarto posto

Joao Pedro illude i padroni di casa trovando il gol dopo 10 minuti, De Ligt firma il pari, l’attaccante serbo va a segno al 75’ su assist di Dybala

Vlahovic torna al gol e la Juve alla vittoria. Questo in sintesi il 2-1 con cui la squadra di Allegri supera il Cagliari alla Unipol Domus, dopo una gara di sacrificio e dedizione, nella quale i bianconeri ci hanno però creduto fino alla fine. Joao Pedro illude infatti i padroni di casa dopo 10 minuti, De Ligt rimette la Juve in partita allo scadere del primo tempo e l’attaccante serbo le regala la vittoria al 75’. La squadra di Allegri consolida così il quarto posto e può continuare a puntare all’obiettivo di battere se stessa, chiudendo il campionato con più punti rispetto alla scorsa stagione. Il Cagliari, quart’ultimo, incappa invece nella quinta sconfitta di fila, appesantendo la sua situazione di classifica.

Presenti e assenti

—  

Alla fine Allegri opta per il 4-4-2 “storto”, con Rabiot a sinistra e la coppia Zakaria e Arthur al centro, con Locatelli out per infortunio. Vlahovic si ritrova al fianco Dybala, visto che Morata è squalificato, al pari di De Sciglio e del cagliaritano Grassi. Mazzarri risponde con un quintetto in mezzo a fare argine, con Marin direttore d’orchestra, ed il duo Pavoletti-Joao Pedro a cercare qualche alleggerimento. E alla prima occasione il Cagliari passa: Marin porta a spasso un pallone perso da Dybala e ne fa un assist per Joao Pedro che ha il tempo di stoppare, prendere la mira e concludere, col suo destro che supera Szczesny. E’ il minuto 10, in una serata ventosa e carica di cattivi presagi per i bianconeri. La fisicità e l’aggressività dei padroni di casa imbrigliano la manovra bianconera. Ma la Juve non si disunisce e non molla, pur faticando a farsi pericolosa

De Ligt risponde a Joao Pedro

—  

Al 19’ la prima conclusione juventina nello specchio, con Zakaria che angola troppo poco la deviazione sotto rete e Cragno ci arriva con un braccio. Al 23’, su una conclusione respinta di Dybala, l’ex Pellegrini scarica dalla distanza, il pallone colpisce il gomito di un Rabiot appallottolato in area spalle al pallone e finisce in gol. Ma non vale, il Var non convalida per la deviazione del francese. Ci prova ancora Dybala, prima su punizione e poi con un sinistro al volo: prima sfiora l’incrocio, poi trova ancora Cragno. E’ una Juve che aumenta i giri e cresce in volume offensivo: chiara è l’intenzione di chiudere il primo tempo almeno in parità. Un altro intervento di Cragno su un gran destro di Cuadrado è il preludio del gol. Al 45’ il colombiano, il re dei cross in bianconero, entra in area palla al piede, vede De Ligt in buona nonché solitaria posizione e gli mette sulla testa un traversone perfetto. All’olandese non resta che deviare in rete, ed è il sospirato 1-1.

Vlahovic contro tutti. E segna

—  

Nella ripresa la Juve riparte da dove era rimasta: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Dybala batte a rete, Chiellini devia alle spalle di Cragno. Ma il capitano è in posizione di fuorigioco e dunque il gol non viene convalidato. La Juve insiste in avanti, schiaccia il Cagliari dalla sua trequarti in giù, ma le sue linee di gioco sono poco scorrevoli e non riesce ad alzare il tasso di pericolosità. Vlahovic viene servito poco e male, risultando spesso abbandonato in mezzo alla difesa rossoblù, con l’unica possibilità per lui di fare a sportellate ma non certo di incidere sulla gara. E senza che altri compagni di squadra riescano a sfruttare il fatto che Vlahovic polarizza su di sé attenzione ed avversari. Certo gli spazi sono pochi, ma a maggior ragione servirebbero lucidità e velocità, doti che latitano in questa Juve. Poi la feroce voglia di vittoria bianconera prevale su tutto: Dybala manda alto, Vlahovic, finalmente servito in movimento, manda sull’esterno della rete. Al 69’ Bernardeschi prende il posto di Rabiot, la Juve passa al 4-2-3-1. Cuadrado non trova lo specchio, poi Cragno in due tempi blocca una conclusione di Vlahovic. Ma nulla può fare al 75’: Dybala lancia in profondità per l’attaccante serbo che con un sinistro in spaccata sigla il 2-1 per la Juve. Poi l’argentino esce lasciando il posto a Kean, mentre Bonucci rileva Cuadrado, ma la partita è di fatto già finita.

Precedente Torino Verona Primavera (risultato finale 2-1)/ Tabellino: successo granata Successivo Incredibile Modena: vince al 91' su rinvio del portiere Gagno ed è a un passo dalla B

Lascia un commento