Vlahovic, i fischi e il finale amaro a un gol da Ronaldo

La prima, mezza stagione di Dusan Vlahovic con la maglia della Juventus si è chiusa con 21 presenze e nove gol. Ma soprattutto con una serata molto particolare, un mix di emozioni e ricordi presentato da un destino davvero bizzarro che l’ha portato a disputare l’ultima partita prima delle vacanze proprio sul campo della Fiorentina, la squadra che l’ha lanciato nel grande calcio e che l’attaccante serbo ha lasciato a sorpresa lo scorso gennaio per indossare il bianconero.

Vlahovic e la notte delle emozioni: “Complimenti alla Fiorentina”

Una coincidenza davvero particolare, della quale Vlahovic, confinato inizialmente in panchina da Allegri per evitare di farlo incappare in un’ammonizione che, in quanto diffidato, avrebbe portato alla squalifica per la prima giornata del prossimo campionato, ha parlato nel post Instagram pubblicato dopo la gara persa al “Franchi”. Il bomber serbo ha condensato sui social la sete di rivincita per un’annata senza titoli e l’emozione per il ritorno a Firenze, concludendo il tutto con i complimenti agli ex compagni per il ritorno in Europa sancito proprio dalla vittoria sulla Juventus: “Sono stati giorni di grandi emozioni. Che dalla prossima stagione il dispiacere si trasformi di nuovo in gioia. Complimenti anche alla @acffiorentina, meritatissimo!”. Fischiatissimo come da copione dai propri ex tifosi, Vlahovic ha però conservato un ottimo rapporto con gli ex compagni e con i componenti dello staff di Vincenzo Italiano. Con questi ultimi, oltre che con lo stesso allenatore, l’attaccante si è intrattenuto a lungo a parlare durante l’intervallo, per poi complimentarsi per il piazzamento europeo con gli ex compagni ad uno ad uno al termine della partita, quando il resto della Juve aveva già guadagnato gli spogliatoi.

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Vlahovic e il bilancio di una stagione con più luci che ombre

Dal punto di vista personale DV7 può ovviamente essere soddisfatto per un campionato esaltante che l’ha visto andare in gol 24 volte in 36 partite, secondo torneo di fila in doppia cifra e in miglioramento dopo i 21 centri dello scorso campionato. A negargli il titolo di capocannoniere sono stati Cristiano Ronaldo prima e Ciro Immobile poi, ma Vlahovic ha ben poco da rimproverarsi nonostante il leggero calo della media-realizzativa dopo il cambio di maglia rispetto ai 17 gol in 21 presenze con la Fiorentina fino a gennaio. Certo, dopo l’inizio-boom con i gol all’esordio con la Juve in campionato e in Champions rispettivamente contro Verona e Villarreal una flessione anche nelle prestazioni c’è stata, figlia dell’inserimento in una realtà molto diversa e, come osservato da Allegri, dai primi passi mossi da Dusan in una grande squadra.

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Vlahovic e il record di Ronaldo solo sfiorato

Eppure un rimpianto rimane, perché pur essendo riuscito ad agganciare Dejan Stankovic, capocannoniere serbo della storia della Serie A a quota 51 gol, Vlahovic si è fermato a un gol da un’altra gloria interista del recente passato come Ronaldo. Il Fenomeno brasiliano è infatti riuscito a mantenere in solitaria il primato dei 25 gol realizzati in una sola stagione di A che ne fa l’Under 23 più prolifico di sempre in un singolo campionato in Italia. A Dusan è mancato poco e magari anche così si spiega l’insofferenza alle ultime esclusioni dalla formazione titolare e alle sostituzioni “precoci” durante la partita. Ora però è tempo di vacanze per ricaricare le pile in vista della stagione della consacrazione, del nuovo assalto al titolo di capocannoniere oltre che ai primi titoli italiani della carriera, passando magari per un Mondiale da protagonista in Qatar.

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