Vlahovic, Firenze sta con Commisso. Ma non contro Dusan: l’agente nel mirino

Il presidente si arrabbia con il procuratore del centravanti, la città si schiera con il presidente. Ma invita Dusan a prolungare al più presto

Tutti al fianco del presidente provando a non essere contro Vlahovic. Firenze il giorno dopo lo sfogo del presidente (“Mi sto infastidendo, l’agente venga a Firenze e porti rispetto”) si scopre inaspettatamente equilibrista. Perché la percentuale dei tifosi che dà ragione a Commisso è praticamente bulgara. La città è schierata compatta al fianco del presidente viola, ma cominciare una guerra verbale contro il proprio miglior giocatore dopo un inizio di stagione folgorante, non è giustamente considerata una grande idea. Come uscirne? Beh, intanto trovando un “nemico” comune che possa non crear problemi alla propria squadra. Operazione non particolarmente difficile.

BERSAGLIO

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Sui social, sui siti internet o tramite i messaggi in radio, il procuratore di Vlahovic è diventato tendenza, con accezioni non propriamente positive. Darko Ristic è diventata l’ombra su cui sfogare rabbia e delusione per una situazione che doveva essere evitata soprattutto nei tempi. Tentennamenti, richieste ulteriori, pause e silenzi e poi nuovi rinvii, sono atteggiamenti piaciuti davvero poco al club. Come testimoniato ieri da Commisso. “A Firenze siamo dei professionisti e facciamo le cose sul serio, il procuratore venga qua a trattare perché è la cosa giusta da fare. Dusan deve pensare al campo, lui a fare gli affari. Se l’agente è una persona seria? La verità è che non lo so. Spero che rispetti la città, i tifosi, la squadra e Rocco visto le cifre che ho messo in ballo”. I commenti più morbidi invitano Vlahovic a cambiare agente, altri non sono pubblicabili perché zuppi di offese.

PRIMI SEGNALI

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E se la stragrande maggioranza vede nell’entourage del ragazzo l’unico vero obiettivo, vale la pena segnalare anche qualcos’altro. Sotto l’ultima foto postata da Dusan sui social, l’esultanza di gruppo post vittoria di Udine, fino a ieri praticamente tutti i messaggi erano di incitamento e amore. Oltre ai canonici godimenti dei fantacalcisti vari. Dopo le parole di Commisso il tenore dei messaggi è cambiato. “Ed il Dusan firma” ha superato di gran lunga il “grande Dusan” tanto per sintetizzare. Poche per fortuna le offese. Tanti gli attestati di stima. Moltissimi però i richiami alla penna. “È ora di rinnovare”, “Firma e non ci abbandonare”, “Muoviti a prolungare”, “Resta con noi” “I cuoricini viola senza rinnovo non servono a nulla” e così via. E insieme a tutto questo si sono moltiplicati i sogni dei tifosi di altre squadre che vorrebbero il numero 9 giocare per i propri colori. I pallini bianco e neri dei tifosi della Juventus, i cuori nerazzurri e rossoneri che chiamano il serbo a Milano, senza contare il ‘Come to Manchester City’ che sogna un Vlahovic in Premier. Insomma, un centravanti non firmante apre il cassetto dei sogni di chi tifa altro rispetto al viola.

NAPOLI

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Presto ancora per capire se il ragazzo risentirà di una settimana tanto movimentata. Chi lo conosce giura sul carattere d’acciaio e i nervi saldi di uno abituato a nuotare controcorrente. Peraltro rispetto a casi che lo hanno preceduto, tutti riconoscono il totale impegno di Vlahovic in ogni singolo istante. Professionista esemplare, trascinatore in campo, leader anche vocale durante gli allenamenti. Domenica il big match con il Napoli e la sfida ad distanza per il trono del gol con Osimhen. Poi la Nazionale. In testa insomma solo il campo. E Italiano? Sabato parlerà e getterà acqua sul fuoco come è giusto che sia. Certo tanto clamore a pochi giorni dal Napoli se lo sarebbe evitato volentieri.

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