Vlahovic, dentro la crisi: oltre mille minuti senza gol su azione

Tra problemi di gioco e colpe proprie, Allegri con il serbo ha scelto la strada della fiducia. Anche per mancanza di alternative

Il contachilometri è arrivato a 470 minuti, più recuperi vari, dall’ultimo gol segnato: più di un mese e sette partite fa, su rigore, il 16 marzo col Friburgo, subito prima dell’intervallo. Se poi vogliamo andare a cercare l’ultimo gol su azione di Dusan Vlahovic i mesi diventano più di due, il 16 febbraio al 13’ della gara di andata col Nantes, le partite diventano 14 e i minuti sono appena entrati in quadrupla cifra: 1037, più recuperi vari. L’immagine della siccità.

La prestazione

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Se col Sassuolo la lancetta delle colpe era andata più sui compagni e sul gioco non in grado di innescarlo, stavolta nel gioco di concause è stata la giornata no dell’ex viola a prevalere, tra tanta fatica a difendere il pallone e poca capacità di andare al tiro: a Lisbona 20 palloni toccati, 7 persi, due volte in fuorigioco, un tiro fuori, uno respinto. Soprattutto l’immagine di quel gol sbagliato su invito di Cuadrado solo da toccare (in teoria, perché poi non era certo una palla a velocità facile da domare). Non è questione di volontà, ma di profitto indubbiamente. Tanto che il miglior marcatore stagionale bianconero (ex aequo) è diventato nel frattempo… Rabiot.

Alternative e mercato

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Così Allegri si trova a dargli fiducia: per fargliela ritrovare ma anche per mancanza di alternative, perché Kean è ai box e perché anche Milik – pure efficacissimo a inizio stagione a sopperire ai passaggi a vuoto del serbo – non è esattamente che stia facendo le onde, con l’ultimo gol segnato tre mesi fa. Di certo è un momentaccio da qualunque prospettiva, conferma quella sempre smentita di una possibile cessione in caso di estrema necessità: certo con il rendimento attuale è complesso immaginare offerte attorno a quei 90 milioni che potrebbero rimettere in discussione il progetto tecnico e aziendale su Vlahovic. Il Napoli capolista e l’Inter nel ritorno di coppa Italia che vale quasi una stagione sono i prossimi appuntamenti per sbloccarsi. Riuscirci o meno ormai non è più questione di altezza dell’asticella.

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