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Viva Foggia, all'inferno e ritorno

Lega Pro, Serie D

Ventidue anni fa il nono posto in serie A, poi una discesa senza fine. Sino alla svolta del 2016. Sannella: «Il nostro modello? Onore, lavoro e rispetto». Curci: «Abbiamo 10 milioni di buone ragioni per farcela»

FOGGIA – Se andate all’inferno, portatevi la pasta. Vi aiuterà ad uscirne. Purché sia rigorosamente prodotta con il grano del Tavoliere delle Puglie. Il Foggia, dall’inferno, è tornato così. Franco e Fedele Sannella, brillanti imprenditori che hanno fatto fortuna con il fotovoltaico e l’eolico, fra diretto e indotto danno lavoro a 500 persone e registrano un fatturato annuo che sfiora i cento milioni di euro, salvano dal fallimento il glorioso pastificio Tamma, fondato nel 1907.

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Lo salvano e ne appongono il marchio sulle maglie rossonere dei Satanelli non più assatanati, visto che sono precipitati in serie D dopo che nel ‘94, per la terza volta nella loro storia, erano addirittura arrivati noni in serie A. E qui si scende nei gironi dei dannati, scegliete voi la sezione: accidiosi, ignavi, seminatori di discordia.

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