Vitor Baia rivela: “Avevo già firmato con la Juve!” E su Buffon al Porto…

La Juventus ha fatto da spettatrice ieri sera alle partite di ritorno dei quarti di finale della Champions League. Oltre alla vittoria del Bayern Monaco per 0-1 in casa del PSG, che non è servita ai bavaresi per qualificarsi, in virtù del 2-3 subito all’andata, anche il Porto ha vinto il casa del Chelsea per 0-1, ma anche questa vittoria non è servita ai fini della qualificazione, con la squadra inglese che nella partita di andata si era imposta per 2-0.

Intervistato dai microfoni di Sky Sport il dirigente del Porto, ed ex portiere dei Dragoes ai tempi di Mourinho e della vittoria della Champions League, Vitor Baia ha parlato del suo passato: “Prima di andare al Barcellona avevo firmato un pre-contratto con la Juventus ma alla fine mi sono trasferito al Barça. Buffon al Porto? È uno dei più grandi portieri della storia, un campione straordinario che a 43 anni riesce ancora a tenere un grande stato di forma”.

Baia parla quindi anche del futuro del portiere della Juventus Gianluigi Buffon: il contratto del portiere scade infatti a fine anno e i bianconeri non sembrano intenzionati a continuare con lui, che invece ha ancora voglia di stare in campo. Anche l’ex estremo difensore Dino Zoff aveva parlato del futuro del numero 77: “Giocare è bello, se ancora se la sente è giusto che prosegua. Se sta bene fisicamente. Alla Juventus o anche da un’altra parte, se vorrà giocare titolare. Non credo gli mancheranno le occasioni e le offerte di altri club. Se ha voglia vada avanti, perché giocare è molto piacevole. Rendere meno? Non è il caso di Buffon. Certo, dieci partite non sono tante in una stagione, ma quando è sceso in campo ha dimostrato di cosa è capace. Per questo credo che non abbia grandi problemi a trovare un altro club in Italia o in Europa. E la forma?  Non per uno col bagaglio di esperienza di Buffon. Oggi si parla tanto di sistemi di allenamento, di personal trainer. Io sono stato il miglior personal trainer di me stesso. E credo che anche Gigi sappia “sentire” il proprio corpo, valutare la reattività per capire e gestire al meglio la propria carriera”.

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