Virtus Verona, accuse di stupro per 5 tesserati

TORINO – “Una vicenda di natura privata, avvenuta al di fuori del contesto sportivo e per la quale la giustizia sta facendo il suo corso“. Così in una nota ufficiale la Virtus Verona, società di serie C, commenta oggi la vicenda che ha coinvolto cinque suoi giocatori, accusati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza nel gennaio 2020. “La Virtusvecomp Verona – prosegue la nota – una volta venutane a conoscenza, ha mostrato da subito sensibilità e attenzione limitandosi contestualmente a quanto strettamente di competenza, riponendo massima fiducia nella magistratura, ritenuta l’unica in grado di giudicare. La Virtusvecomp vanta una storia centenaria, fatta di calcio ma soprattutto di solidarietà, impegno sociale e massimo rispetto nei confronti di tutti. Da tanti anni concentra la propria attività tra sport ed inclusione ed ha sempre avuto, tra i suoi valori fondanti, proprio il rispetto verso l’altro chiunque esso sia: uomo, donna, bianco, nero, ricco, povero. Il nostro modo di vivere l’inclusione ha a che fare con la quotidianità; con la volontà di prenderci cura degli altri, fermamente convinti che tutti abbiano diritto ad essere aiutati e rispettati. Crediamo che le uniche cose che contano davvero siano umanità, sensibilità ed onestà. La cura e il rispetto dell’altro, ancor prima di essere un dovere morale, sono parte del nostro Dna“. La società veronese conclude precisando che “sono stati già attivati gli organi legali di fiducia al fine di vedere tutelata la propria immagine di Società modello, riconosciuta tale a livello locale, nazionale ed internazionale“. 

I tifosi rossoblù: “Scioccati e indignati”

Siamo scioccati, indignati e molto arrabbiati di apprendere dai mass media che cinque giocatori della Virtus Verona siano indagati per un presunto stupro ai danni di una ragazza, avvenuto nel gennaio 2020“. Lo scrive, in una nota sulla propria pagina Facebook, il gruppo Virtus Verona Rude Firm 1921, tifoseria organizzata della squadra di serie C. “La Virtus Verona e la sua tifoseria organizzata – spiegano – da sempre vantano con orgoglio la difesa dei diritti umani, sempre schierati contro ogni razzismo, discriminazione, violenza sulle donne e sempre dalla parte di tutte quelle categorie di persone meno tutelate e rispettate. Come tifosi Virtussini chiediamo pertanto alla società chiarimenti e l’immediata sospensione da tutte le attività sportive dei giocatori coinvolti nella vicenda, che rientrino ancora nella rosa della squadra, fino a che non venga fatta chiarezza da parte della magistratura. Chi ama il calcio, odia la violenza sulle donne e chi la copre“, conclude il gruppo.

Ghirelli: “Una vicenda che mi turba”

La vicenda di presunta violenza sessuale che vede imputati cinque calciatori e che coinvolgerebbe una giovane ragazza mi turba come dirigente sportivo e come uomo di famiglia” dichiara Francesco Ghirelli, Presidente della Lega Pro, riferendosi alla vicenda, risalente al gennaio 2020, nel quale sarebbero coinvolti giocatori della Virtus Verona, squadra di Serie C. “Chiaramente la giustizia deve fare il suo corso, è opportuno salvaguardare il profilo processuale. Tuttavia non avrei voluto mai apprendere una simile notizia, da dirigente perché vengono messi in discussione valori come il rispetto dell’altro, che noi professiamo anche fuori dal campo. C’è al contempo un risvolto umano, penso anche alle famiglie della giovane donna e dei calciatori, ai loro amici, alla loro rete sociale, al Presidente della Virtus e al club. Penso al turbamento e all’angoscia che stanno provando, sentimenti che al di là del percorso processuale segneranno per sempre la loro esistenza” conclude Ghirelli

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