Viola, niente gol né fantasia E con il Paok è solo 0-0

Josip Ilicic in azione. Epa

Josip Ilicic in azione. Epa

E al 90′ viene da chiedersi: chissà come sarebbe andata se Bernardeschi, Tello e Zarate non fossero rimasti a guardare così a lungo. Perché lo 0-0 con cui la Fiorentina debutta in Europa League a Salonicco nella caldissima tana del Paok è certamente un buon punto per cominciare, ma alla serata dei viola è mancata la fantasia. E se controlli, senza mai soffrire, per tutta la partita, un pari così suona quasi come una beffa.
MAL DI GOL — La Fiorentina di questo inizio stagione ha un problema: segna pochissimo. Due gol in tre partite, arrivati peraltro sugli sviluppi di calci d’angolo. Sousa prova ad aggiungere peso in avanti disegnando un 3-5-2 con Babacar e Kalinic, affidando a Ilicic e Borja Valero il compito di creare. In panchina restano Zarate, Bernardeschi e Tello, probabilmente risparmiati in vista della Roma, ma i due titolari a centrocampo sono in serata no e il gioco dei viola ne risente. La banda di Sousa tiene alto il ritmo e preferisce allargare sugli esterni, dalle parti di Tomovic e Maxi Olivera: l’uruguaiano non è abilissimo nelle chiusure ma spinge parecchio nel primo tempo, offrendo a Babacar una delle migliori occasioni della partita, un ottimo pallone che il senegalese spedisce su Glycos. Il resto lo inventa Badelj, che nella ripresa pesca Babacar con un tocco delizioso (altra chance buttata via, con un tiro debole che il portiere greco riesce a toccare) e poi prova a sfondare mandando di poco a lato. Babacar sbaglia, Kalinic si sbatte come al solito ma spaventa il Paok una volta sola, con un colpo di testa su punizione di Ilicic che finisce fuori al 32’.

scelte — I greci arrivano al tiro praticamente a 5′ dalla fine, ma la Fiorentina non dà mai l’impressione di poter trovare la zampata giusta per sbloccare e il primo cambio di Sousa – Sanchez per Ilicic dopo un’ora di gioco – è una mossa più adatta a tenere lo 0-0 che a provare lo sprint per i 3 punti. Bernardeschi gioca un quarto d’ora, Tello ancora meno e Zarate resta in panchina. Scelte che faranno discutere, anche se i tifosi viola possono sorridere per i nuovi arrivi: sia Maxi Olivera, 24 anni, che Carlos Salcedo, 22 (schierato titolare nel trio difensivo con Gonzalo Rodriguez e Astori), hanno retto l’impatto col debutto.

 Marco Fallisi 

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