Viola, avanti con lo stadio Cognigni: Jo-Jo? Ci tenevo

Nessun passo indietro. Anzi. Direttamente da Salonicco, dove stasera è in programma la sfida europea con il Paok, arrivano le parole del presidente esecutivo viola Mario Cognigni. Si parte dalle dichiarazioni sul possibile futuro stadio. “Siamo in fase di definizione per la bozza del progetto e stiamo lavorando per depositare il tutto nei tempi concordati (entro fine dicembre). Ci sono tanti investitori stranieri che vorrebbero partecipare, ve lo garantisco. Ma fin quando non ci saranno ulteriori certezze sulle date e sul luogo (sempre area Mercafir favorita, ndr) dobbiamo attendere. Resto molto fiducioso. Firenze ti prende completamente, ti stimola e ti mette sempre alla prova. Cercheremo di essere sempre più presenti e trasparenti verso i nostri tifosi. Nelle stanze che frequento non ho mai sentito parlare di cessione della società ed infatti stiamo programmando per il futuro”.

ATTUALITà — “Siamo bravi a lavorare, meno a comunicare. Colpa nostra. Mi permetto di dire che abbiamo un caso unico, una proprietà italiana che continua ad investire: e non percepisce un euro. In estate Corvino e Paulo Sousa hanno deciso di cavalcare lo stesso cavallo, ovvero mantenere lo stesso organico della passata stagione. È stato un grande sforzo, abbiamo rinunciato ad oltre ottanta milioni di offerte per i nostri calciatori per mantenere la squadra competitiva. E questo viene poco evidenziato. Migliorando parallelamente le alternative. Al 31 agosto abbiamo avuto entrate del saldo mercato per 27,3 milioni ed uscite per 26,5. Ho letto di decine di milioni di segno più, ma non è cosi. Se contiamo i 13 milioni ulteriori di possibili riscatti (da Tello a Sanchez solo per fare degli esempi) fate voi i conti”.

ALONSO, JOVETIC E GOMEZ — “Per fare un esempio la cessione di Alonso è avvenuta per 24 milioni più uno di bonus se il Chelsea vince il campionato. Pagabili però in un anno e mezzo. Il 10 per cento della cifra poi va al calciatore. Da Gomez alla fine abbiamo guadagnato un milione e cinquanta mila euro. Jovetic? Abbiamo offerto una cifra importante per il prestito, personalmente ci tenevo a riportarlo a costo di andare un po’ oltre i nostri parametri. Ma poi la nuova proprietà cinese ci ha detto di no. Borja vicino alla Roma? No, non lo è mai stato” . Chiusura sulla Lega. “Noi siamo per un calcio innovativo e vedo voglia generale in questo senso. Gradiremmo un campionato a 18 squadre, ma su questo non ci sono almeno 15 società d’accordo con noi. E soprattutto auspichiamo una ripartizione più equa dei diritti tv. Facendo più attenzione alla meritocrazia ed alla storia recente più che alla gloria di un passato lontano o ai bacini d’utenza. Inoltre prendere un miliardo complessivo per il prodotto calcio italiano è troppo poco rispetto anche a campionati simili. Questa cifra va assolutamente aumentata”.

 Giovanni Sardelli 

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