Vinca il più bravo (non il più forte)

L ’ultimo Europeo ha dimostrato che nel calcio non sempre vincono i più forti: altri valori possono sovvertire i pronostici, scomponendo griglie, ridefinendo gerarchie tecniche. L’Italia di Mancini era obiettivamente inferiore a Francia, Belgio, Germania, Spagna, Portogallo e sullo stesso piano di Inghilterra, Danimarca, Olanda, Turchia e Polonia. Ma è finita in gloria per noi che, anche attraverso le parole dei protagonisti, abbiamo potuto stilare la lista degli “strumenti” dell’impresa: unità, fiducia, coraggio, un filo di sana incoscienza, freschezza mentale e atletica.  

La serie A che comincia oggi mi ricorda Euro 2020, figlia – com’è – di una combinazione di difficoltà, ritardi e disastri e papocchi, e si apre alla sorpresa. La Juve è considerata la più autorevole candidata al primo scudetto in streaming per il solo fatto di aver sostituito Pirlo con Allegri e ipotesi di play con Locatelli. A proposito, complimenti a Cherubini per la struttura dell’operazione: ha pagato il centrocampista meno di quanto valesse ottenendo i primi due anni in prestito gratuito. L’altra novità, Kaio Jorge, è un diciannovenne bell’e pronto, ma davanti a sé ha, per ora, Ronaldo, Dybala, Morata ed eventualmente Chiesa e Kulusevski.  

L’Inter semiabbandonata dagli Zhang ha perso il “plus” di Conte: Dzeko non è Lukaku e Dumfries non vale Hakimi. Inzaghi è l’esatto contrario di Antonio quanto a gestione del gruppo, dei rapporti e della comunicazione: alla Lazio ha fatto miracoli, a Milano dovrà superarsi per evitare i disorientamenti della squadra.  

Se Gasperini riuscisse a mantenere l’Atalanta ai livelli degli ultimi tre anni, mi verrebbe voglia di puntare l’euro proprio sulla Dea: non è la più forte, è stata la più brava.  

Il Milan è una magnifica incognita: indecifrabile eppure potenzialmente in grado di mettersi dietro tutti – rinnovo gli auguri a Ivan Gazidis, persona di insospettabili qualità.  

Napoli, Roma e Lazio sono le outsider volontarie, ma hanno guide tecniche non comuni. Spalletti è, tatticamente, tra i top mondiali; Mourinho e Sarri sono una mano santa per la capitale, il calcio, il campionato e chi scrive, anche se – per dirla alla Mou – sul mercato hanno dovuto più reagire che agire – resta irrisolto il quarto segreto di Fatima: di quali delitti si è macchiato Florenzi per non poter giocare più nella Roma? Ha menato un inserviente di Trigoria?, offeso la mamma di un dirigente? La nonna no, perché delle nonne lui è l’idolo.  

Per trattenere un altro anno Vlahovic (virtualmente ceduto all’Atletico per 60 milioni) Commisso ha fatto una follia (anzi due, se penso al rinnovo “oneroso” di Milenkovic): 5 milioni all’attaccante e altri 5 all’agente senza pretendere il prolungamento del contratto sono numeri da Circo Medrano: Rocco avrà dieci mesi di tempo per valutare il peso del “sacrificio” compiuto, altrimenti con la fisarmonica suonerà note stonate.  

Al Bologna convivono più anime che soddisfazioni: auguro alla squadra della mia città di regalare motivazioni supplementari all’unica figura nella quale si identifica giustamente da tempo: Sinisa Mihajlovic.  

Del resto della truppa mi incuriosiscono in particolare l’impatto di Juric sul Toro, il ritorno di Di Francesco e il potenziale di Dionisi. Simy lo acquisto al Fantacalcio: è un mio pallino.  

Abbiamo vissuto un’estate emotivamente indimenticabile proprio grazie allo sport. Sarebbe fantastico se riuscissimo a trattenere a lungo parte delle sensazioni provate tra giugno e inizio agosto restituendo – che so – un minimo di ingenuità e pulizia a un calcio incapace di assorbire il buono che gli viene mostrato.  

PS. È la stagione della rivoluzione tv: in bocca al lupo agli abbonati vecchi e nuovi, alle piattaforme e anche ai trampolini. Auguro ai giornalisti sportivi, soprattutto ai più giovani, di riprendersi lo spazio che i loro colleghi hanno stupidamente lasciato a ex di evidente analfabetismo (non tutti) riducendosi fino a sparire.

Precedente Diretta Verona-Sassuolo ore 18.30: probabili formazioni, come vederla in tv e in streaming Successivo Diretta Inter-Genoa ore 18.30: probabili formazioni, come vederla in tv e in streaming

Lascia un commento