Vilhena e Bronn, debutto “al volo”: dall’aereo all’Arechi in 48 ore

Atterrati da poco in Italia, l’olandese di origini angolane e il franco-tunisino, sono stati subito schierati da Nicola contro la Roma, ben figurando

Dal nostro inviato Maurizio Nicita @manici50

15 agosto – salerno

Dylan e Tonny sembrano due personaggi da fumetto. E per certi versi lo sono, perché scendere dalla scaletta di un aereo a 48 ore dal debutto, fare appena in tempo a conoscere allenatore e compagni e giocare la prima in Serie A da protagonisti, sembra proprio una storia romanzata. Invece il difensore franco-tunisino Dylan Bronn e il centrocampista olandese di origini angolane Tonny Vilhena, entrambi 27 anni, sono stati fra i protagonisti della sfida che la Salernitana ha tenuto in bilico fino al fischio finale contro la Roma di Mourinho, una delle formazioni più forti del campionato.

secondo mondiale

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Dylan ha papà francese e mamma tunisina e ha scelto proprio questa nazionalità diventando protagonista con la rappresentativa tunisina con la quale ha preso parte al Mondiale in Russia, segnando anche un gol al Belgio. Arriva da un periodo in ombra al Metz (retrocesso nella scorsa stagione) e punta a rilanciarsi a Salerno per convincere il c.t. Kadri a convocarlo per il mondiale in Qatar. Il suo esordio era sicuramente complicato visto che gli toccava la marcatura di Zaniolo, ma dopo un inizio in difficoltà, Dylan è cresciuto e nel secondo tempo si è fatto notare per qualche buona chiusura, applaudita dalla curva granata. Per esperienza internazionale e prestanza fisica, Bronn può diventare uno dei leader della difesa salernitana ed è quello che si augura il tecnico Davide Nicola, che ora potrà avere il tempo di allenarlo, inserirlo meglio e anche sfruttare le sue doti di testa in qualche schema offensivo, perché Dylan sa anche segnare: chiedere informazioni a Courtois.

stella da riaccendere

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Tonny a 17 anni aveva già esordito in Eredivisie con il Feyenoord figurando fra le maggiori promesse internazionali (con gli Orange ha vinto un Europeo U17 nel 2011 segnando una doppietta e servendo due assist, uno a Depay), col club di Rotterdam ha vinto campionato e diverse coppe, giocando oltre 200 gare. Poi il passaggio ai russi del Krasnodar e il successivo all’Espanyol di Barcellona ne hanno un po’ appannato il rendimento, facendolo uscire dal giro della nazionale (15 le sue presenze). Come per Dylan anche per Tonny, Salerno è il posto giusto per il rilancio. E la voglia si è vista subito: nonostante i soli due allenamenti con la squadra, Vilhena ha sempre cercato di portar palla e farsi trovare libero per il passaggio del compagno, mostrando personalità e voglia di riemergere. Nato trequartista, l’olandese nel tempo ha arretrato il suo raggio d’azione ma è uno che può far male anche in zona gol. La Salernitana ha assolutamente bisogno di un faro a centrocampo: sarà Tonny a illuminare?

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