Vialli, Mancini e la malattia nascosta: “Fu lui a tirarmi su di morale”

Emozionante ricordo di Gianluca Vialli da parte di Roberto Mancini. “Luca all’inizio non mi parlò della malattia, lo fece solo nel 2019 e quando me lo rivelò mi disse: ‘Non te l’ho mai detto per non farti soffrire’. Da quel giorno sono cambiate tante cose e ho sperato fino alla fine che potesse accadere un miracolo” sono le parole del ct azzurro nella puntata di ‘Porta a Porta’ su Rai 1. Poi, un aneddoto dei due ai tempi della Sampdoria: “Siccome non avevamo mai litigato io e Luca, abbiamo voluto provare…. Era in allenamento, lui mi chiamò per cognome e io feci lo stesso, accadde per via di un passaggio sbagliato. Abbiamo provato a litigare ma non ci siamo riusciti, non fu un gran successo e dopo cinque giorni in Nazionale ci fecero fare pace in raduno. Abbiamo vissuto in simbiosi per dieci anni. Abitavamo vicini, andavamo anche a cena insieme. È veramente l’amico che hai per tutta la vita. Quando le nostre strade si sono divise non ci siamo sentiti per un po’ ma quando ci siamo ritrovati era come se fossimo sempre stati insieme” racconta Mancini.  

Vialli, il ricordo e il saluto di tutto il mondo del calcio

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Vialli, il ricordo e il saluto di tutto il mondo del calcio

Mancini, le parole su Vialli

Vialli e il Mondiale del 2026: “Gianluca mi disse che dobbiamo vincere i mondiali del 2026 e che sarebbe stato con noi. Sicuramente ci sarà molto vicino e speriamo di dedicargli presto una grande vittoria. Sono andato a trovare Luca a Londra a dicembre avevo un po’ di paura. Si è svegliato, abbiamo riso, scherzato, abbiamo chiamato Lombardo. Mi ha detto ‘io sono sereno, stai tranquillo’. Mi ha tirato lui su di morale. Era lucidissimo, ci siamo ritrovati come ci siamo lasciati”. Infine, sull’abbraccio di Wembley: “E’ stato un abbraccio che ha racchiuso tutto a livello sportivo e non solo. Non stava già bene, ma spero quel momento lo abbia risollevato un po, per noi Luca è stato un personaggio fondamentale per le nostre vittorie. Quando parlava ai giocatori loro raccoglievano tutto“.

Gianluca Vialli, il centravanti di tutti

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