Verso Juve-Milan: Pirlo trova Chiesa e Morata. Pioli ha tutti, dubbio Rebic-Leao

Avvicinamento allo spareggio Champions di domenica sera allo Stadium: dal fisico alla testa, dall’infermeria al campo, come ci arrivano le squadre di Pirlo e Pioli

Nigro-Pasotto

6 maggio – Milano

Un giorno in meno. Alla partita più europea della stagione, alla sfida dei mondi, alla resa dei conti: chi soccomberà, li pagherà salatissimi. Un giorno in meno a Juve-Milan, con la tensione che sale alla Continassa e a Milanello, dove Pirlo e Pioli iniziano a entrare nelle ore più delicate. Quelle della tattica e delle possibili scelte di formazione.

Momento di forma

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Juve: Pirlo ha vinto quattro delle ultime sei partite, ha raccolto 13 punti degli ultimi 18, ma non si può certo dire che di recente abbia impressionato, lasciando per strada un tempo a Firenze e 80 minuti a Udine pur avendo alla fine portato a casa 4 punti dalle due trasferte. Ha perso invece nell’ultimo scontro diretto, tre settimane fa con l’Atalanta, quando eppure avrebbe meritato di fare punti. In mezzo, a non agevolare la ricerca di certezze, l’inserimento di Dybala si è scontrato con le difficoltà di inserimento di fianco a Cristiano Ronaldo (i due tra l’altro sono in sfida per il gol numero 100 in bianconero).

Milan: per quanto riguarda gli scontri diretti nel 2021, meglio stendere un velo pietoso. Il Diavolo ne ha vinto uno (Roma) e ne ha persi cinque (Juve, Atalanta, Inter, Napoli, Lazio). Nelle ultime tre partite sono arrivati soltanto tre punti, quelli col Benevento, vittoria seguita ai k.o. consecutivi con Sassuolo e Lazio. La squadra in alcuni settori del campo è stanca, comprensibilmente, ma in termini generali non si può affermare che abbia del tutto finito la benzina.

Il dubbio tattico

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Juve: quello di tutto l’anno, ovvero difesa a tre o quattro? Nelle ultime partite Pirlo ha imboccato chiaramente la seconda strada, ma c’è modo e modo. Tradotto: Cuadrado sulla linea dei difensori, in sovrapposizione a Chiesa, Kulusevski o McKennie, oppure su quella dei centrocampisti, con Danilo a coprirgli le spalle? Le ultime uscite con quest’ultimo assetto non hanno esattamente impressionato. Non è quello a cui si sta lavorando in settimana, ma se vuole aggiungere qualità Pirlo ha bisogno di ritrovare Cuadrado a tutta fascia di fianco a un giocatore più offensivo.

Milan: il sistema di gioco sarà il consueto, ovvero il 4-2-3-1 marchio di fabbrica pioliano. Probabile anche che Ibra, oltre che da Calhanoglu, venga supportato in avanti dall’esterno sinistro del tridente. E il dubbio è proprio qui: chi fra Rebic e Leao? Il croato al momento appare in leggero vantaggio, ma il tecnico non ha ancora deciso. Ante peraltro è un giocatore più applicato, come attitudine, nella doppia fase, ma va detto che contro il Benevento anche Leao ha dato indicazioni decisamente confortanti in tal senso.

Infermeria

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Juve: la notizia delle ultime ore è il recupero a pieno titolo di Federico Chiesa e di Alvaro Morata e, al di là di quali saranno le scelte di Andrea Pirlo dall’inizio, la Juve ritrova così il giocatore chiave della partita di andata. l’ex viola fu protagonista di una doppietta. Merih Demiral sta meglio, ma in difesa la Juve ha già l’imbarazzo della scelta e – convinta di non ripetere l’assetto con tre centrali che non ha funzionato a Firenze – dovrà già tenere fuori uno tra Bonucci, Chiellini e De Ligt.

Milan: i tifosi rossoneri sono autorizzati a tutti gli scongiuri del caso, vista la complicatissima stagione dal punto di vista delle numerose assenze, ma fino a questo momento a Milanello non c’è nulla di anomalo da segnalare. Truppa al completo, ecco la grande novità su cui potrà contare Pioli se fileranno lisci anche gli ultimi due giorni di lavoro. L’unico assente per lo Stadium è lo squalificato Castillejo. Dunque svariate opzioni in mano al tecnico rossonero, che dovrà dirottare due giocatori in tribuna. Probabilmente Antonio Donnarumma e Maldini.

In salita

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Juve: la risposta semplice è Cristiano Ronaldo, che con l’Udinese ha chiuso il mese di digiuno da gol e deve blindare il titolo cannonieri. E allora si va su Juan Cuadrado, che in salita c’è stato tutto l’anno, che coi suoi assist ha messo la firma su quattro gol nelle ultime cinque partite della Juve e di recente Pirlo vede in posizione più avanzata, a centrocampo. Occhio a Rabiot, da sempre molto discusso eppure in ascesa come sul finire della scorsa stagione, e capace di dare la zampata anche nei pochi minuti a Udine mettendo la palla sulla testa di Ronaldo per il 2-1.

Milan: Calabria, che praticamente sembra non si sia mai fermato. Eppure è stato fuori un mese dopo essere stato operato al menisco. Davide ovviamente non ha ancora la brillantezza di prima, ma ormai ci è molto vicino. E contro la Juve le corsie esterne saranno fondamentali. Dalla sua parte fra l’altro dovrebbe agire Chiesa, che all’andata fece danni devastanti al Milan. Servirà il miglior Calabria

In discesa

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Juve: Con le condizioni fisiche ma anche l’impatto tecnico di Ramsey e Arthur tutti da valutare, il giocatore in calo rispetto agli standard stagionali è Danilo, dal momento in cui Pirlo ha deciso di mettergli davanti Cuadrado invece di tenerli su fasce opposte, col brasiliano ad alternarsi tra terzo di difesa in fase di possesso e quarto della linea in fase di non possesso. Resta comunque irrinunciabile, conoscendone non solo la poliedricità ma anche la mano che può dare in fase di impostazione.

Milan: dopo aver risolto l’ennesimo infortunio stagionale, uno dei giocatori chiave che ancora deve ritrovare giocate e ritmo partita è Bennacer. Ruolo nevralgico, punto del campo strategico. In base a come dirige “Isma” il Milan cambia volto nel bene e nel male. L’algerino sta alternando cose buone a momenti in cui va più in difficoltà, e con la Juve servirà continuità nell’arco dei novanta minuti. Possibile, probabile, una staffetta con Tonali. Va anche ricordato che Bennacer, che è musulmano, è in pieno Ramadan. Quindi con un regime alimentare e un’idratazione che non seguono le normali tempistiche lungo le ore diurne.

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