Verona, Tudor non ci sta: “Rigore regalato al Genoa, mi fa impazzire”

Il tecnico del Verona: “Dawidowicz non poteva tagliarsi il braccio. Sono arrabbiato ma anche sollevato”

Igor Tudor commenta ai microfoni di Dazn il 3-3 del Verona sul campo del Genoa. Queste le dichiarazioni del tecnico croato.

“Sono arrabbiato e sollevato nello stesso tempo. Sono contento per i ragazzi, potevamo non prendere nemmeno un punto. Il calcio è questo, invece che finire 3-0 finisce così. Abbiamo avuto due disattenzioni e un regalo dell’arbitro che ha riaperto la partita. Un regalo, non so come spiegarlo altrimenti. Deve tagliarsi il braccio? Corre e la colpisce con il braccio. La partita era finita. Già l’anno scorso c’erano queste polemiche, io da ex giocatore impazzisco, e non solo per questo rigore, in generale. Il calcio è così, guardiamo avanti. Sono dettagli che cambiano partite e campionati, dobbiamo crescere e gli arbitri devono parlare di più con gli ex giocatori. Abbiamo fatto tre partite in sei giorni, una pazzia con due viaggi in tre giorni. Faccio i complimenti ai ragazzi, fisicamente c’è da crescere e sfrutteremo questa settimana.

Come vanno le energie? Per far giocare questo tipo di calcio, andando a uomo per novanta minuti, devi stare al massimo delle forze, altrimenti soffri. Se aggiungi le tre partite in sei giorni, arrivi alla partita di oggi con grande difficoltà. Simeone? Penso sia strepitoso, anche come ragazzo è un professionista esemplare. Può arrivare vicino ai venti gol. Sono contento di avere Kalinic, Lasagna, Caprari, sta a loro mettermi in difficoltà”.

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