Verona, ecco Tudor: “Juric gran tecnico, ma non voglio paragoni”

VERONA – “Prima di tutto voglio ringraziare direttore e presidente per avermi dato questa opportunità. Con Juric siamo amici e ci conosciamo fin da piccoli: parliamo spesso di calcio, anche se ognuno ha la sua visione. Penso che lui sia uno dei più forti e sono obiettivo nonostante l’amicizia che ci lega: è tra i primi tre o quattro in Serie A e io spero di fare qualcosina di quello che ha fatto lui”. Si è presentato così Igor Tudor, nuovo allenatore del Verona che lo ha scelto per sostituire Eusebio Di Francesco. “Adesso è tempo di fare punti, poi con il tempo si vedrà la mia mentalità di gioco, ma voglio dare subito corsa, bel gioco e aggressività. Modulo? Va in secondo piano, l’importante è il modo in cui si gioca, l’identità che ha la squadra: movimenti senza palla e linee di passaggio, sono quelle le cose più importanti. Come ho trovato la squadra? Abbiamo fatto due begli allenamenti e sono venuto qui con fiducia, i giocatori sono disponibili, forti e hanno una buona mentalità. Le tre sconfitte erano immeritate, ma è qui che subentrano i dettagli, come fare una corsa in più. Questo è un club che mi piace per organizzazione, dove le persone giuste sono al posto giusto, tocca a me fare bene.

Verona, ufficiale: esonerato Di Francesco

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“Un privilegio allenare con Mourinho e Spalletti”

La salvezza? C’è da pedalare, è ancora lunga la strada e serve tempo. Paragoni con Juric non ne vorrei, ma fa parte del lavoro della stampa. La vita è una battaglia e mi hanno chiesto di fare bene il mio lavoro. “Ho le idee molto chiare, possiamo giocare a zona o a uomo, ci sono tante varianti. Ma alla fine saranno i giocatori a fare la differenza. Pirlo? Con lui mi sono trovato bene, penso avrà una bella carriera ed è stata una esperienza che mi ha arricchito”. Su Kalinic: “Lo conosco ed è forte, ho anche giocato con lui: credo che Kalinic possa fare bene, ci sono tante partite e in avanti c’è gente importante. Con i cinque cambi in tanti avranno spazio e Kalinic dovrà sfruttarlo alla grande”. “Cosa può dare il Verona a Tudor e viceversa? Domanda da un milione di dollari, ma credo tanto: Verona per me è una grande opportunità ed è un privilegio allenare in Serie A insieme a gente come Mourinho e Spalletti: penso di poter dimostrare le mie qualità, poi le risposte le dà sempre il campo”.

La staffilata di Svanberg stende il Verona. Di Francesco ancora ko

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“Con due-tre giorni tra una gara e l’altra dobbiamo badare al concreto”

E ancora: “Baderò alle cose concrete, abbiamo due o tre giorni tra una gara e l’altra ed è una situazione particolare che ho accettato. Alleno da dieci anni e come ogni tecnico vorrei giocare bene a calcio, correre ed essere aggressivo, ma dipende sempre dai giocatori. Certe cose vanno di moda, ma il calcio si evolve e lo ha detto anche Mourinho: dieci anni fa le piccole aspettavano e ripartivano, ora non più e anche noi dobbiamo andare in questa direzione. Pochi tiri in porta del Verona negli ultimi tempi? Se non tiri non fai gol, ma bisogna coinvolgere più giocatori possibili nelle azioni d’attacco”.

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