Veretout “raccomandato”? Subito veleni per la Francia campione del mondo

La convocazione dell’ex romanista scatena reazioni sospettose (e invidiose?) per il presunto ruolo ambiguo di un mediatore russo. Così il c.t. Deschamps ha un centrocampo da inventare e il primo caso da disinnescare

Al Mondiale, la Francia ci arriva con un centrocampo tutto, o quasi, da reinventare. Dietro all’unica vera certezza Adrien Rabiot, infatti, c.t. Didier Deschamps deve compensare l’assenza del duo Pogba-Kanté con nomi alternativi. In Qatar, quindi, ci vanno Aurelien Tchouameni, del Real Madrid, e Youssouf Fofana del Monaco, da titolari in pectore. Ma di riserva, i Bleus si portano anche l’altro giovane del Real Madrid, Eduardo Camavinga, e i marsigliesi Matteo Guendouzi e soprattutto Jordan Veretout.

Proprio la convocazione dell’ex giallorosso ha provocato una prima polemica che chiama in causa conflitti di interesse per lo staff di Deschamps, e magari anche qualche gelosia che coinvolte agenti e giocatori esclusi.

INCROCI

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Tutto è cominciato quando un noto opinionista di RmcSport, Daniel Riolo, ha evocato il legame tra Veretout e l’intermediario Vadim Vasyliev, ex presidente del Monaco e ormai alla guida della società VV Consulting, che cura gli interessi di vari giocatori. Il russo, con passaporto maltese, è intervenuto come intermediario nel passaggio di Veretout dalla Roma al Marsiglia, a sostegno dell’agente formale Kevin Ben Haim. Una pratica corrente nel calciomercato. Il problema è che VV Consulting impiega come consulente anche Bachir Nehar, a sua volta sotto contratto biennale fino alla fine del Mondiale con la Federcalcio, in quanto membro dello staff di Deschamps, che conosce dai tempi del Monaco.

GUERRIGLIA

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Nehar ha il compito di assistere durante i ritiri i nazionali, con cui è in rapporti stretti, tanto da trascorrervi pure qualche serata giocando a poker, nel ruolo di croupier. Secondo RmcSport e il quotidiano Le Monde, l’intendente avrebbe potuto così “raccomandare” Veretout a Deschamps. Un’ipotesi che a prima vista tende a non ponderare con realismo il profilo di un c.t. del calibro di Deschamps che in passato non si è fatto problemi ad escludere giocatori come Benzema o Rabiot, salvo poi richiamarli in funzione delle proprie necessità sportive. E soprattutto, la polemica sull’ex centrocampista della Roma riporta a galla la guerriglia in corso tra il sindacato degli agenti francesi e Vasyliev, cui viene rinfacciato di operare senza licenza.

BALLOTTAGGI

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E non va dimenticato che la convocazione di Veretout ha comportato l’esclusione di altri colleghi. Come Boubacar Kamara, passato la scorsa estate proprio dal Marsiglia all’Aston Villa. Il giocatore degli Hummers però si è infortunato a settembre, quando era stato convocato d’urgenza per supplire all’indisponibilità di Rabiot. Salvo infortunarsi la sera stessa e lasciare quindi il posto a Veretout. I due erano dunque in ballottaggio. Il giocatore dell’Aston Villa, con i suoi 173′ in Bleu nel 2022 (tre gare a giugno, di cui due da titolare), sembrava in vantaggio su Veretout che invece quest’anno non ha mai giocato con la Francia, al di là delle cinque presenze complessive dal settembre 2021. Da qui le critiche di alcuni opinionisti che magari avrebbero preferito Tanguy Ndombele, brillante con il Napoli, ma fuori da oltre un anno e mezzo dal giro dei Bleus (7 gare tra il 2019 e il 2021). Deschamps però ha preferito puntare su Veretout che, contrariamente a Kamara rimasto in infermeria fino alla settimana scorsa, ha giocato nel frattempo sempre da titolare con il Marsiglia di Tudor. “Se un mese fa – ha ammesso comunque Veretout al quotidiano La Provence – mi aveste chiesto se credevo a una convocazione per il Mondiale avrei risposto di no, ma nell’ultimo periodo ho alzato il mio livello di esigenza per farmi trovare pronto”.

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