Verdi? No, Mr. Wolf! Risolve problemi a Verona

MILANO – Sono il signor Verdi, risolvo problemi. Come Mr. Wolf, iconico personaggio di Pulp Fiction interpretato da Harvey Keitel, Simone si è messo al lavoro per centrare una doppia impresa clamorosa: dopo essere stato protagonista della rimonta-salvezza un campionato fa con la Salernitana segnando 3 gol nelle ultime 7 gare (che hanno portato in dote altrettanti punti: tre a Udine, 0-1 il 20 aprile; 3 col Venezia 2-1 il 5 maggio; e 1 col Cagliari, 1-1 l’8 maggio) venerdì si è improvvisamente acceso. Doppietta, quella al lanciatissimo Bologna di Thiago Motta, che ha permesso al Verona di riagganciare il treno, facendo rientrare nella lotta pure il Lecce che ha sì due punti in più, ma stasera sarà di scena a San Siro contro il Milan che, a sua volta, si gioca un posto nella Champions che verrà. «Più squadre riusciamo a tirare dentro nella lotta salvezza meglio è, perché così mettiamo pressione a chi sta davanti», ha sottolineato Verdi con lucidità disarmante dopo aver affondato il Bologna.

Impresa sfiorata al Carpi

È il suo karma, quello di risolvere problemi che sembrano impossibili. Mr. Wolf in mezz’ora, nell’immortale film di Quentin Tarantino, “ripulì” un’auto da un cadavere maciullato; il trequartista, nel suo piccolo, prima di brindare a Salerno e di mettere in ghiaccio il vino a Verona, aveva sfiorato un altro miracolo, al Carpi: catapultato nella squadra di Castori nel gennaio 2016, segnò 3 gol in 8 partite contribuendo all’ottimo girone di ritorno degli emiliani (24 punti), passo che solo per un soffio non portò alla salvezza.

Verona-Bologna 2-1: Verdi show, Dominguez non basta. Caos all'intervallo

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Verona-Bologna 2-1: Verdi show, Dominguez non basta. Caos all’intervallo

Il Bello di… primavera

Il fatto che, come accaduto a Salerno, Verdi si sia svegliato proprio con la primavera, aiuta a pensare positivo, anche se l’interessato per primo non è contento dei suoi alti e bassi: «Per le qualità che ho, potevo fare una carriera migliore, ed è sicuramente un rimpianto – l’ammissione – In queste ultime due partite abbiamo cambiato un po’ il modo di giocare, non andiamo più a prendere alti i nostri avversari, mentre io ho spaziato su tutto il fronte offensivo non dando punti di riferimento ai difensori. Direi che col Bologna si è visto il vero Verdi, ora spero di avere più continuità in questo finale di campionato». Già e come prova l’esultanza tappandosi le orecchie, di rabbia accumulata ce n’era tanta: «Sono stato molto criticato perché non sono stato all’altezza delle mie qualità. Mi è venuto spontaneo farlo». Dovesse succedere nuovamente, difficile che qualcuno, all’Hellas, possa offendersi. «Sta succedendo quello che è successo lo scorso anno con la Salernitana, probabilmente questo è un po’ il mio periodo». Già, basta chiamare Mr. Wolf e tutto diventa possibile. 

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