Ventura: «Buffon? Al Mondiale solo se al top»

Ventura: «Buffon? Al Mondiale solo se al top»
© Marco Canoniero

Il ct dell’Italia stimola il capitano: «Ha questo obiettivo e meriterebbe di partecipare: ma in Russia ci sarà solo se in condizione»twitta

TORINO – Giampiero Ventura non ha programmi, ma solo auspici per il 2018. «Bonucci, Barzagli e Chiellini titolari? Spero solo che arrivino in forma e in ottima salute, così come Gigi: lui vuole giocare il Mondiale, ma sa che deve arrivare in condizione se vuole essere presente. Si è fissato un obiettivo, se lo meriterebbe». Il ct dell’Italia ha parlato così della difesa juventina a Sky Sport24. E’ stata anche l’occasione per fare un bilancio dei suoi primi mesi in azzurro.

BUFFON TRA I CANDIDATI PER IL TOP TEAM 2016

L’AVVENTURA AZZURRA «Non sono cambiato da quando guido la Nazionale, sono un allenatore consapevole delle difficoltà, ma impregnato di entusiasmo – dice . Abbiamo iniziato un percorso importante, non solo per qualificarsi al Mondiale, ma per creare i presupposti perché diventi importante».

IL FANTASMA DI CONTE – «Chiunque fosse arrivato dopo un ottimo Europeo, ma non straordinario perché non hai vinto, avrebbe dovuto scontrarsi con la figura che c’era prima e che aveva fatto un ottimo lavoro. Era normale che succedesse, non era normale invece che ogni domanda iniziava con il solito “Conte diceva…” – continua Ventura – I paragoni non sono mai simpatici ma nel calcio ci stanno, però in quel caso ho detto basta perché non si faceva altro che parlare di questo e poi la cosa che mi ha reso perplesso è che si paragonasse la qualificazione dell’Europeo, figlia di 40 giorni di preparazione, alle qualificazioni Mondiali, dove si lavora solo due-tre giorni insieme»

VIDEO VENTURA: LAVORO PER L’ITALIA E GLI ITALIANI

FACCIO ANCHE IL LAVORO DI LIPPI – «La qualificazione al Mondiale? Se avessi avuto dubbi o incertezze non avrei nemmeno accettato l’incarico. Sono soddisfatto di quanto fatto finora. E ancora più giovane è la squadra andata in campo contro la Germania, non dimentichiamo che l’ultima amichevole contro i tedeschi era finita 4-1 per loro. A Milano non abbiamo concesso niente. Credo che ogni allenatore debba essere se stesso, io ho questo legame indiretto con Conte, che risale dai tempi di Bari: c’è un filo conduttore. Che mi stia seguendo Abramovich? – scherza il ct, che fa suo anche il ruolo di direttore tecnico, posizione che avrebbe dovuto occupare Lippi -. Se l’allenatore non ha idee proprie, e non trasmette concretezza di idee, viene scoperto dopo cinque minuti. Io credo che la figura e il lavoro che deve essere fatto bisognava farlo; nel momento in cui non è arrivato Lippi, mi sono accollato oneri e onori. Sono andato a parlare con gli allenatori, ma anche con Galliani per ore. Ho assunto indirettamente il lavoro che avrebbe dovuto fare Lippi. E’ una cosa gratificante ma, negli ultimi quattro mesi, sono rimasto a casa solo per quattro giorni. Il risultato quello di avere smosso le acque e di avere trasmesso entusiasmo ai giovani. Speriamo che il percorso vada a buon fine e se ne parli in futuro».

Tags: VenturaItalia

Tutte le notizie di Italia

Precedente Palermo, differenziato per Balogh. Fisioterapia per Trajkovski Successivo Serie A Empoli, Martusciello: «Milan? Ha qualità e organizzazione»