Vecchi: “Pensiamo al campo Non parliamo di casting”

In sala stampa il clima è irreale, come se il mondo fosse da un’altra parte. E infatti un po’ è così perché l’Inter che conta è altrove, nel centro della City, in corso Vittorio Emanuele a Milano, dove si sta decidendo il suo futuro a corto, medio e forse lungo raggio. Eppure è il campo quello che conta, e in campo domani alle 18 contro il Crotone ci sarà ancora Stefano Vecchi. “Emozione? Certo che ne ho ancora”, attacca Vecchi con convinzione ma in fondo il tono è un po’ distante, da chi sa che il suo lavoro è terminato. “Io ho cercato, cerco oggi in allenamento e cercherò domani in panchina di portare un po’ di entusiasmo e spensieratezza. Vogliamo fare bella figura. Pensare solo alla partita e sono contento di aver visto nei primi allenamenti che qualcosa ho trasmesso. Certo, in pochi giorni non potevo fare di più”.

Stefano Vecchi, allenatore della Primavera dell'Inter. Allenerà ancora la prima squadra nella gara contro il Crotone. Getty

Stefano Vecchi, allenatore della Primavera dell’Inter. Allenerà ancora la prima squadra nella gara contro il Crotone. Getty

castingSu ciò che sta avvenendo negli uffici o avverrà stasera in qualche ristorante di Milano, Vecchi alza le spalle. “Qui dentro non se ne parla, io non ne so niente. Chiaro, leggiamo i giornali ma siamo consapevoli del momento. Anche prima di Southampton non avevamo segnali, né oggi in allenamento, né domani in campo. I giocatori hanno la testa sulle spalle e pensano solo al campo”.

contestazione — Ecco il campo… C’è apprensione circa il clima che la squadra troverà al Meazza. “Un nostro slogan recita ‘abbiamo l’Inter cuore”’, chiarisce Vecchi. “Credo sia umano che quando si vuole bene a qualcuno si cerchi di dargli una mano nei momenti di difficoltà. Mi auguro che domani i tifosi lo facciano. Io lo farò. Anche i giocatori lo faranno. Non credo che la contestazione a prescindere sia un gesto che fa bene all’Inter. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Mi auguro che possa succedere”.
modulo — Sulla formazione anti-Crotone l’allenatore della Primavera (ruolo che tornerà a ricoprire dopo i 90′ di domani), non ci sono riferimenti a giocatori ma solo al modulo. “Ho in testa due strade: dare continuità rispetto alla trasferta di Europa League (4-4-1-1, ndr) o attuare un cambiamento. Contro il Southampton rifarei le mie scelte. Abbiamo fatto un’ottima prestazione contro una squadra forte, forse siamo mancati un po’ nel palleggio, per far spirare la squadra. Ci abbiamo comunque provato”. Il cambiamento in realtà un ritorno al recentissimo passato e al 4-3-3. “Sì ma diverso da quello proposto da Frank de Boer. Molto più dinamico perché mi piace la gente che sa giocare tra le linee e si muove senza palla e che si sovrappone sulle fasce”. Che si traduce, in fase di attacco, nell’offrire più alternative in area rispetto a quanto fatto fino a ora visto che oltre la metà dei gol è stata realizzata da un unico giocatore, Icardi.
crotone — Degli avversari Vecchi ha il massimo rispetto e non vuole cadere nella trappola della sottovalutazione. “Il Crotone è un ambiente sano. Il risultato impensabile di giocare nel massimo campionato è stato raggiunto attraverso lavoro, competenza. E poi vengono da una serie di gare buone. Arrivano in crescendo, c’è entusiasmo, la carica giusta. Noi ce ne metteremo altrettanta, lasciando stare la differenza di classifica”.
centrocampo — Possibili alternative in mezzo al campo sono personificate da Kondogbia e Felipe Melo. “Geoffrey è voglioso, carico, determinato, lo valuterò oggi sul campo”, spiega Il tecnico. “Melo e un elemento che può far comodo ma non ha 90′ nelle gambe. La sua presenza fisica dentro il campo sulle palle inattive potrebbe servire in alcuni frangenti della gara. Ma viene da un periodo di inattività e non è facile recuperare la condizione, ci vuole tempo”.

Dal nostro inviato Gilulio Saetta 

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