Var, ma serve davvero? Ecco come funziona nei videogames

Dopo un weekend burrascoso, l’uso della tecnologia è tornato sotto la lente d’ingrandimento. Ecco cosa ne pensano i creatori di FIFA.

Il VAR non sembra essere riuscito a placare le polemiche intorno al mondo del pallone, che ogni lunedì si ritrova al bar per discutere di cosa sia andato storto negli arbitraggi – esattamente come nell’era precedente alla sua introduzione. Come se non bastassero le lamentele di Atalanta, Inter, Juventus, Napoli e Roma, con quattro allenatori su cinque espulsi, la discussione intorno al Video Referee Assistant potrebbe esplodere anche nel mondo dei videogiochi, presto o tardi. E, curiosamente, perché qualcuno ne chiede l’introduzione, non fosse altro come elemento scenico.

Serve il VAR nei videogiochi? —

Né FIFA 22, né eFootball 2022 prevedono l’utilizzo del VAR, che sia un uso concreto della tecnologia o semplicemente una replica della ritualità in campo. Ai tempi di FIFA 19, Matt Prior, creative director del gioco per EA Sports, aveva spiegato ai microfoni di Eurogamer.net come mai lo studio avesse preso la decisione di escluderlo (decisione che vale ancora oggi). “Tecnicamente, abbiamo già il VAR nel gioco, dal momento che sappiamo l’esatta posizione di tutto”, spiegò Prior. Questo vuol dire che fuorigioco, calci d’angolo, falli laterali e ogni altra decisione dell’arbitro è frutto di una simulazione che non conosce errori da parte del gioco.

Il ruolo dell’arbitro in FIFA —

Lo stesso arbitro, inteso come figura in campo, è soltanto una parte dello show, come quando si avvicina al calciatore e ‘decide’ di non ammonirlo ma soltanto di redarguirlo per un fallo. Tutto questo non serve davvero se non per aumentare il realismo del gioco. Ugualmente, non c’è bisogno del VAR per determinare se un contatto sia in area di rigore o meno, se un intervento sia da punire o meno, se ci sia un rosso da sventolare. Il computer non ha bisogno di un assistente, perché conosce già tutte le risposte al riguardo.

FIFA avrà mai il VAR? —

Nel 2018, a ridosso dell’introduzione del VAR, Prior spiegò che la tecnologia non sarebbe stata introdotta neppure a livello scenico fino a quando non sarebbe stata una parte integrante dello sport. Adesso, la risposta potrebbe essere diversa, ma già al tempo lo sviluppatore riconobbe che “l’ultimo Mondiale è stato interessante”. “C’è un processo di apprendimento in corso riguardo a come usarlo. C’è un’area grigia. Ma è senza dubbio qualcosa che terremo d’occhio. Se diventasse parte del gioco al punto in cui potrebbe sembrare strano non averlo in una partita, anche se non ne abbiamo bisogno, allora sarà qualcosa che vedremo di introdurre”. La vede in maniera diversa, però, un altro gigante delle simulazioni calcistiche come Football Manager: nella serie di Sports Interactive, infatti, il VAR è disponibile da tempo.

25 Ottobre 2021 – 13:54

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