Utile ovunque, segna quasi come Icardi: il segno di D’Ambrosio sull’Inter

Danilo gioca poco, ma sa sempre essere utile a Conte, e con 7 reti nel 2020 (una meno dell’ex Maurito) è dietro solo alla LuLa tra i marcatori nerazzurri. Se Eriksen avesse imparato da lui…

Gioca poco ma nell’Inter regina del gol segna più di tutti, LuLa esclusa. Danilo D’Ambrosio è un caso abbastanza unico nell’italico panorama pallonaro. Tanto che di difensori in attività capaci di segnare 20 gol in Serie A ci sono solo lui, Bonucci, Florenzi (ora al Psg) e Gonzalo Rodriguez (San Lorenzo). Il 32enne napoletano infatti gioca poco ma potrebbe depositare all’ufficio brevetti il suo modo di fregare gli avversari, sbucando sul secondo palo e colpendo di testa pur non essendo certo un armadio.

Gol pesanti

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Dei sette firmati nel 2020 (meglio in nerazzurro hanno fatto soltanto Lukaku con 35 e Lautaro con 15), ben sei sono arrivati così. E, come se non bastasse, i suoi sono spesso gol pesanti. Basti pensare agli ultimi tre. DD33 ha deciso il rimontone alla prima contro la Fiorentina (da 0-1, e poi 2-3, a 4-3), ha chiuso i conti a Marassi contro il Genoa (0-2) e soprattutto ha svoltato la recente trasferta di Cagliari. Entrato all’83’, con l’Inter che aveva da poco pareggiato con Barella il gol di Sottil, il jolly di Conte ha impiegato appena una manciata di secondi per beffare Cragno su una parabola dello stesso Barella di cui lui solo aveva capito la traiettoria condizionata anche dal forte vento. Solo così, sono 4 punti degli attuali 33 – giusto il suo nomero di maglia – portati dall’ex Torino.

Imparasse Eriksen

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Il tutto – perché tra luglio e metà ottobre aveva timbrato anche contro Brescia, Napoli (unico gol di piede), Atalanta e Shakhtar – ha dell’incredibile considerando che D’Ambrosio di mestiere fa il difensore e che, con Conte che ormai ha bloccato il terzetto Skriniar-De Vrij-Bastoni, quando va bene gioca solo i minuti finali. Imparasse Eriksen l’umiltà del Danilo…

Coltellino svizzero

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D’Ambrosio infatti è il classico giocatore che non vedrai mai nei campetti estivi, quelli delle grandi suggestioni legate anche al mercato, ma che poi lascia sempre il segno (in fondo nel 2020 ha segnato appena un gol in meno di quanto fatto da Icardi nel Psg) e che viene adorato dagli allenatori anche per la duttilità. Una sorta di coltellino svizzero made in Campania, capace di giocare a tre o a quattro, da centrale o da esterno, anche alto o a tutta fascia nel classico 3-5-2 contiano, meglio se a destra ma perché no anche a sinistra. Non avrà i piedi di Messi, ma si massacra di chilometri come un tergicristallo, non fa polemiche se resta in panca. E quando entra sbuca su quel benedetto secondo palo.

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