United, la rabbia di Ferdinand e Scholes: “Difendono come bambini”

In una giornata di Champions League in cui quasi tutte le big, seppure a volte a fatica, fanno rispettare i pronostici, ci sono solo due risultati che lasciano a bocca aperta e arrivano entrambi dal gruppo H. Il primo è la vittoria del Lipsia di Nagelsmann contro il Paris Saint-Germain di Tuchel, ma considerando che comunque si trattava del remake della semifinale della scorsa edizione e che i francesi erano senza parecchie stelle, ci può anche stare che i tedeschi abbiano portato a casa i tre punti. Molto meno comprensibile il crollo del Manchester United, che perde 2-1 contro l’Istanbul Basaksehir e si rimette da solo in difficoltà.

IMBARAZZANTE – E piovono critiche per la squadra di Solskjaer, che in campionato è quindicesima ma che in Champions sembrava aver trovato il passo giusto, battendo prima il PSG al Parco dei Principi e poi strapazzando il Lipsia 5-0 a Old Trafford. In Turchia però il castello di carte viene giù, anche grazie a una rete subita in maniera davvero clamorosa. Su un corner lo United…si dimentica di lasciare qualcuno dietro e Demba Ba può scappare tranquillamente verso la porta. Un qualcosa che, spiega Paul Scholes su BT Sports, non può accadere in un club glorioso come quello inglese: “È roba da ragazzini di 10 anni…un qualcosa di davvero imbarazzante”. E l’ex centrocampista continua: “Capisco che possa succedere se è l’ultimo minuto, ma ne erano passati sì e no dieci. È una cosa incomprensibile, come si fa a non lasciare nessuno a protezione della porta?”.

CAMMINARE -.A Scholes fa eco Rio Ferdinand, che pure se ne intende di questioni difensive: “Spero che nello spogliatoio qualcuno stia dando di matto e si stia cercando il colpevole”. Non che sul secondo gol subito vada meglio, con un pallone rubato dai turchi e tre difensori dello United che, attirati dal movimento di Demba Ba, decidono…di marcarsi tra di loro, lasciando Visca indisturbato per il raddoppio. Evidentemente una questione di mentalità, che dalla difesa si propaga anche agli altri, come spiega Scholes parlando di Martial: “Ogni volta che lo vedevo camminava in campo. Ma lo sa che per segnare bisogna muoversi?”. E il caos dalle parti di Old Trafford continua…

<!–

–> <!–

–>

Precedente Lazio, i tamponi e il gene L (otito) Successivo Inno alla qualità: la bellezza del Sassuolo sfila tra le sette sorelle

Lascia un commento