Under 21, Nicolato sceglie la continuità. Ma gli attaccanti giocano col contagocce nei club

Domani azzurrini in campo contro il Montenegro. Il c.t.: “Proseguiamo su dove siamo cresciuti. I ragazzi hanno un minutaggio basso? Può essere una spinta in più”

Squadra, non semplice selezione. La strada intrapresa da oltre due anni da Paolo Nicolato con l’Under 21 è questa: non assemblaggio di ingredienti ma “piatto” vero e proprio. Così, anche se il minutaggio di molti dei suoi azzurrini si è drammaticamente ridotto nel corso della stagione, si va avanti nel segno della continuità. Contro il Montenegro la formazione non si discosterà molto da quella vista nelle uscite di ottobre e novembre, quando si erano riscontrati vistosi passi avanti nello sviluppo del gioco (oltre che nei risultati: 4 vittorie e un pareggio finora nel girone di qualificazione all’Europeo 2023).

“Dopo 4 mesi che non ci vediamo, cambiare non mi pare saggio, proseguiamo su dove siamo cresciuti – ha spiegato Nicolato – quindi due sistemi tra fase difensiva e fase offensiva. Se immagino la partita, dovremo avere pazienza ma non troppa, se no ci finisce la partita. Magari servirà qualche palla sporca, o qualche palla in più in area, è una partita che va forzata. Nel contempo va tenuto un equilibrio difensivo, nelle preventive, perché loro sono bravi in ripartenza. Sicuramente sarà partita complicata”.

4-3-3

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L’impianto abituale significa 4-3-3, con un tridente che segna poco e gioca ancora meno. Lorenzo Lucca, protagonista di un inizio di stagione straordinario, con il Pisa non vede il gol da inizio ottobre e ultimamente ha fatto fatica a trovare posto (ma con l’Under 21 ha timbrato nelle ultime due, con Svezia e Irlanda). Vignato gioca pochissimo a Bologna, Lorenzo Colombo (match winner dell’andata con il Montenegro) con la Spal non segna dal 30 novembre e pure lui nel 2022 fa dentro e fuori dalla panchina. Ci sarebbe pure Cancellieri, che domenica a Empoli ha segnato il primo gol in Serie A, ma pure il suo minutaggio si misura in poche decine. Certo, in Under 21 il romano del Verona ha sempre fatto bene (già 2 gol).

Perché il lato positivo della situazione è che l’azzurro spesso esalta i ragazzi che giocano poco. Succedeva nello scorso biennio, si spera succeda in questo: “Questo giocare poco per noi a volte è stato una spinta in più – ha spiegato Nicolato -, l’abbiamo utilizzato come motivazione in più, per far vedere quanto valiamo. Magari i ragazzi non possono giocarsela al 100% perché non sono al meglio, ma è una risorsa, non una difficoltà: se non gioco nel club e vado in Nazionale vado a duemila all’ora”.

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