Under 21, match point fallito: finisce 1-1 in Svezia. Ora per l’Europeo sarà decisiva l’Irlanda

Con un successo la squadra di Nicolato avrebbe conquistato la qualificazione, torna dalla trasferta con la certezza degli spareggi. Arriva un pari in rimonta dopo il gol subito al nono: per gli azzurrini in rete Rovella dal dischetto

dal nostro inviato  Alex Frosio

9 giugno – Helsingborg (Sve)

Dodici tiri in porta, più della metà dei quali occasioni pazzesche. Ma si segna solo su rigore. Così l’Italia porta via da Helsingborg il pareggio che significa almeno spareggi. Sperava nella qualificazione immediata, e ci ha provato con tutte le sue forze. Ancora una volta, l’enorme volume di gioco non si trasforma in gol. Ora basterà non perdere con l’Irlanda, ad Ascoli martedì prossimo, per staccare il pass per l’Europeo. Svezia invece eliminata: con il pari non ci fa nulla.

In svantaggio

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Come si era intuito alla vigilia, Nicolato modella l’Italia sul 3-5-2, con Okoli, Lovato e Pirola come terzetto difensivo, Bove mezzala destra con Ricci e Rovella, Cambiaghi al fianco di Pellegri in attacco. Il nuovo sistema, rispetto al solito 4-3-3 (derogato al 4-2-3-1 solo in Lussemburgo), causa un “ritardo” nel capire bene le distanze. L’avvio è complicato, anche dal colpo al volto che Lovato riceve subito da Sarr e dalle scintille tra Pellegri e Vagic a gioco fermo. Gli azzurri non entrano benissimo in partita. E al 9’ la Svezia è avanti: da angolo, toccano per tre volte di fila le maglie gialle in area, fino al tiro-cross di Gustafsson che Parigi corregge alle spalle di Plizzari, sostituto dell’infortunato Carnesecchi. La Svezia prova ad approfittare delle difficoltà azzurre. Gustafsson prova al volo di destro da fuori, alto, al 16’, mentre al 20’ Lovato, al quale Sarr distrugge la scarpa destra, deve uscire. Al suo posto Viti: esordio in Under 21 per il difensore dell’Empoli, che si prende il centrosinistra, con Pirola va al centro del trio. Pian piano l’Italia entra in gara. Cambiaghi è il più frizzante, si sposta spesso a sinistra dove combina bene con Parisi. Manovriamo molto sugli esterni, poco in area e al tiro. Ma al 36’ c’è l’occasione del pari: angolo di Rovella, testata di Pirola, guizzo di Brolin in tuffo. Lo stesso Pirola, al 38’, è troppo morbido su Al Hajj che scappa, Plizzari lo costringe ad allargarsi, poi riesce a intercettare il tiro di Jansson. Cambiaghi tiene su gli azzurri: al 39’ fuga e sinistro, Brolin in qualche modo si difende. Al 42’ il portiere svedese valuta male un colpo di testa di Pellegri su cross di Cambiaso, lo salva la traversa.

Rimonta mancata

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L’intervallo fa bene all’Italia, che rientra in campo più decisa. E pareggia al 13’. Cambiaghi serve sulla corsa Parisi che finta e salta Holm, che lo tocca. L’arbitro belga Verboomen prima pensa alla simulazione, poi si rende conto che il fallo c’è stato. E allora Rovella va sul dischetto e non sbaglia. All’ora di gioco proteste azzurre: Ousou già ammonito ferma Pellegri, Verboomen lo grazia. Nicolato temeva la condizione atletica degli svedese, ma è l’Italia ad averne di più. Molto di più. Corsa, voglia di vincere, intensità. E dalla mezzora in poi gli azzurri costruiscono una quantità incredibile di occasioni. Al 33’ Cambiaghi da destra calcia sul corpo di Brolin. Al 36’ Esposito, entrato al posto di Pellegri, si gira in area, ma Brolin si allunga prodigiosamente. Ancora: al 41’ Cambiaghi scippa Ousou e calcia, Brolin respinge, Gaetano (entrato per Bove) conclude in modo debole. Al 42’ tocca a Cambiaso: rientro da destra e mancino, esterno della rete. Subito dopo espulso Holm: rosso diretto per reazione a Rovella che lo aveva trattenuto. E l’Italia ci prova ancora e ancora. Al 46’ apertura di Ricci per Parisi che vola su quella fascia: Brolin di nuovo chiude lo specchio. Al 48’ Esposito si beve Ousou e, indovinate, para il solito Brolin. Ultima chance al 4’ di recupero: Esposito al volo in area, centrale. Blocca Brolin. Che incubo, questo portiere.

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