Una Juve al Cuadrado: batte l’Inter 3-2 ed è quarta per una notte. Var protagonista

La sfida decisa dal colombiano e dal Var: dopo i gol (con aiuto tv) di Ronaldo e Lukaku, Juan segna a fine primo tempo e, dopo l’autorete di Chiellini, si procura e segna il rigore per il sogno Champions. Aspettando il Napoli

Vince la Juve, perde l’Inter e la corsa alla Champions rimane incandescente. Allo Stadium prevale la squadra con più motivazioni, ma succede di tutto. Con Calvarese che sancisce tre gol su cinque al video, decidono Ronaldo (dopo che Handanovic gli aveva parato il rigore), Lukaku (pure lui dal dischetto), un destro di Cuadrado sporcato da Eriksen, l’autorete di Chiellini che sembrava condannare i bianconeri. Invece all’ultimo guizzo, malgrado l’inferiortà per l’espulsione di Bentancur (lo seguirà Brozovic, nel recupero), lo stesso Cuadrado si procura e trasforma il rigore del definitivo 3-2. Bianconeri quarti per una notte, Fiorentina-Napoli di domani diventa pesantissima. Ma anche il Milan nel posticipo non potrà scherzare col Cagliari.

Le scelte

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Pirlo sorprende tenendo in panchina sia Dybala sia Morata per affiancare a Ronaldo Kulusevski. In mediana Bentancur e Rabiot, Cuadrado e Chiesa sugli esterni, Chiellini vince il ballottaggio con Bonucci. Come previsto, Conte invece punta sui titolarissimi. Ecco quindi, per la prima volta dopo la conquista dello scudetto, la difesa titolare e la LuLa. Darmian preferito a Perisic sulla sinistra. A destra c’è Hakimi, con Eriksen al fianco di Barella e Brozovic a centrocampo.

Primo tempo

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La Juve parta più convinta. Senza un centravanti di ruolo, Ronaldo si abbassa per gli inserimenti di Kulusevski. Sono la stessa coppia che ha giocato entrambe le sfide di Coppa Italia contro i nerazzurri. All’11’ lo svedese ha l’occasione della vita sulla sponda aerea di Chiesa ma di destro a colpo sicuro viene murato da Skriniar. L’Inter aspetta, ma non riesce a piazzare il morso. A metà tempo la prima svolta. Dopo aver rivisto l’episodio a video, Calvarese punisce col rigore la trattenuta di Darmian a Chiellini. Come nel derby d’andata con Ibra, Handanovic ipnotizza Ronaldo che però segna sulla ribattuta. Il copione tattico cambia poco. I nerazzurri non hanno il solito fuoco e faticano a ribaltare l’azione. Di nuovo il Var li rimette in gara per un pestone in area di De Ligt a Lautaro. Siamo al 35′ e Lukaku dal dischetto spiazza Szczesny. Anche se la Juve tiene più palla, non ci sono occasioni clamorose, ma proprio negli ultimi secondi del recupero Cuadrado approfitta di un’incertezza di Darmian e dell’indolenza in uscita di Eriksen per fare 2-1 con un destro dal limite deviato dallo stesso danese.

Secondo tempo

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Si riprende con Perisic al posto di uno spento Darmian. Ribaltata da Conte nello spogliatoio, l’Inter decide di alzare ritmo e baricentro. Lautaro al 6′ va vicino al pareggio con un destro di poco alto. Il Toro ha voglia di farsi perdonare, è in palla e nel primo tempo (oltre al rigore procurato) aveva fatto ammonire Bentancur. Che al 10′ viene espulso dopo un fallo su Lukaku. L’intervento non è da secondo giallo, resta il dubbio di una protesta. Incredulo, Pirlo toglie Kulusevski per inserire McKennie. Ora sono i bianconeri ad accamparsi davanti alla propria area, con i campioni d’Italia (che non subivano più di un gol in una partita dal 2-2 di Roma del 10 gennaio) che però non sono portati . Al 70′ Pirlo si copre ulteriormente, con Demiral al posto di Chiesa. Esce anche Ronaldo, dentro Morata. Conte al 73′ risponde con Sensi per Eriksen e va subito vicino al 2-2, ma De Ligt si supera in anticipo su Lautaro a un metro dalla linea. Ora che non è più asfissiato, Brozovic al 76′ vede l’inserimento in area di Barella, ma l’azzurro conclude male. Ci vuole invece un bel riflesso di Szczesny all’82’ sul colpo di testa di Vecino, che però poteva angolare meglio. Ma è destino che il protagonista sia di nuovo l’home field review. Sul cross di Barella infatti Chiellini si strattona con Lukaku e la mette nella propria porta. La tv sancisce che il primo fallo è il suo. Sembra 2-2, ma super Cuadrado all’ultimo slancio si procura (con la complicità di Perisic) e segna il rigore della speranza.

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