Un tesoro da recuperare: Sensi confida in Inzaghi per riprendersi l’Inter

Con Conte ha iniziato alla grande, gli infortuni hanno frenato la crescita di Stefano: mercato permettendo, con il nuovo tecnico riuscirà a rilanciarsi?

Tra incedibili e partenti (più o meno sicuri) e obiettivi sui quali non si può già affondare, perché verranno chiusi o abbandonati considerando soprattutto il budget a disposizione. Quest’ultimo un aspetto ancora ‘fluido’, che dipenderà appunto dalle partenze: verrà sacrificato un big – e non è una novità -, di certo chi non rientra nel progetto al netto dell’aspetto economico (vedi, per esempio, Kolarov e Young che in due guadagnano 6 milioni di euro netti). Il mercato dell’Inter prova a prendere forma e lo farà anche in base alle valutazioni effettuate su quei giocatori che, in realtà, potrebbero di nuovo giocarsi le proprie chance in nerazzurro, nonostante un’annata per certi versi da dimenticare. Vuoi per l’età, vuoi per le qualità. Ed è il caso di Stefano Sensi, un “gigante” (e non per l’altezza) nell’impatto sul mondo Inter a inizio 2019-20 con Antonio Conte. Poi i tanti, troppi infortuni che hanno frenato la crescita di un ragazzo che in quel periodo stava diventando l’idolo di San Siro.

Che impatto nel 2019

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L’ultimo infortunio in ordine di tempo è il problema muscolare accusato contro l’Udinese, nell’ultima giornata di campionato: per una volta le notizie sembrano positive, tutto è stato superato. Anche l”esame’ del c.t. Roberto Mancini, che l’ha incluso nella lista dei convocati per l’Europeo: una scelta che conferma ancora una volta l’assoluta stima del mister, nonostante una stagione – quella passata – nella quale ha totalizzato solamente 635′ giocati (21 presenze, zero gol e zero assist in tutte le competizioni). La speranza – non servirebbe nemmeno sottolinearlo – è che l’azzurro possa spronarlo per riprendere il discorso iniziato nel 2019 con tre gol (contro Lecce, Udinese e Sampdoria), quattro assist e più di una magia regalata ai tifosi interisti.

Il mix che servirebbe

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Sensi è fiducioso sull’ok-conferma di Simone Inzaghi, uno che di giovani capisce parecchio e che – mercato permettendo – avrebbe tutta l’intenzione di rilanciare il classe ’95 di Urbino (sarebbe un ottimo jolly nel suo 3-5-2). La società, dal canto proprio, ascolterà le offerte per lui e gli altri ‘non titolarissimi’: l’Inter pagò Stefano circa 25 milioni di euro con 5 per il prestito oneroso e ulteriori 20 per il riscatto dal Sassuolo. Da escludere che Marotta e Ausilio possano ascoltare offerte inferiori a quota 20: nelle ultime settimane si è parlato dell’interesse dello Shakhtar Donetsk di De Zerbi e della Fiorentina di Gattuso, destinazioni che probabilmente gli garantirebbero la maglia da titolare, ma che a livello di status rappresenterebbero un passo indietro rispetto all’Inter, che comunque sa di avere un tesoro in casa. Se non dovesse partire, gli servirebbero la fortuna e la mano di Inzaghi: un mix che potrebbe riconsegnare al mondo Inter lo splendido giocatore ammirato ormai due anni fa.

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