Un tempo in campo e due gol in partitella: Chiesa esame superato, un passo verso il rientro

Nel test in famiglia durato un tempo l’ex viola ha dimostrato già una buona condizione fisica. Da valutare la convocazione col Benfica: potrebbe essere più utile restare a Torino per continuare il recupero

Il primo grande giorno per Federico Chiesa è arrivato. Alla Continassa ha svolto il test pre rientro, dopo nove lunghi mesi di stop. Esame superato: l’amichevole in famiglia è durata solo un tempo e si è tenuta con i compagni di squadra che ieri non ha preso parte al match con l’Empoli e con i Primavera (e alcuni Under 17) che non hanno giocato, sempre ieri, contro il Cagliari. Finale 7-1, con un due reti messe a segno proprio dal neo numero 7 bianconero, che ha mostrato già una buona condizione fisica. Le altre reti della squadra A sono state messe a segno da Cerri (tripletta), Miretti e Lipari. Mentre nella formazione B, quella con i più giovani, ha segnato il classe 2006 Finocchiaro.

QUANDO TORNA IN CAMPO

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Ad Allegri e il suo staff adesso il compito di trovare il momento giusto per buttarlo nella mischia. Con un principio di base in premessa che mette sulla stessa linea gestionale anche Pogba e tutti gli altri infortunati (De Sciglio, Bremer e Di Maria) che vedono sempre più vicino il loro ritorno in campo: tra uno-due giorni di fermo per partecipare a una trasferta con un ruolo da non protagonista e un paio di sedute d’allenamento in più per riacquisire la condizione atletica, si va dritti per la seconda strada. Ecco perché Chiesa, ormai pronto per giocare i suoi primi minuti della stagione, potrebbe anche non partire per la prossima spedizione europea contro il Benfica e puntare a qualche minuto con il Lecce subito dopo, in vista di un contributo più concreto auspicabile con Psg e Inter.

INFORTUNIO LUNGO

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Chiesa si è fatto male il 9 gennaio scorso, durante il match con la Roma. A seguito della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, ha dovuto sottoporsi a intervento chirurgico a Innsbruck. Dunque ha intrapreso la terapia da marzo, abbandonando prima le stampelle e riprendendo poco poi a camminare regolarmente, fino a corricchiare sul campo della Continassa dal mese di maggio. Dopo aver trascorso quasi tutta l’estate al lavoro con i preparatori, Federico ha provato a forzare un po’ i tempi ad agosto per anticipare i tempi di rientro. Il tentativo però è fallito: il ginocchio si è gonfiato a causa di un’infiammazione e gli ha chiesto maggiore pazienza. Ora però, dopo nove mesi di stop forzato, è pronto. E non vede l’ora di rimettere piede in campo.

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