Un mare di fischi, un giallo e i complimenti di Inzaghi: Inter, è tornato Cuadrado

Il colombiano entra al 70′ davanti a un pubblico che gli dà addosso e rimedia subito un’ammonizione. Lui però non si tira indietro

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

27 novembre 2023 (modifica alle 13:04) – Torino

L’infiammazione al tendine d’Achille sinistro non fa ancora parte del passato, ma almeno a giudicare dalla prestazione di ieri sera all’Allianz Stadium, Juan Cuadrado sta un pochino meglio. Il colombiano, nonostante i pochi allenamenti con i compagni, ha dimostrato di essere in crescita e ha sfidato i fischi assordanti del suo ex stadio con giocate di personalità nei 20 minuti più recupero che Inzaghi gli ha concesso. Se non ci saranno ricadute, si tratta di un recupero importante per le rotazioni del tecnico di Piacenza, una pedina importante per dar respiro a Dumfries in un periodo nel quale Darmian è costretto a giocare nella difesa a tre per le contemporanee indisponibilità di Pavard e Bastoni.

TEMPERAMENTO E NUMERI

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Cuadrado nel derby d’Italia non è sceso in campo per mettere minuti nelle gambe, per svolgere il suo “compitino” o per amministrarsi. In uno stadio che lo ha fischiato e offeso fin dal suo ingresso in campo per il riscaldamento, l’esterno di Necoclí si è piazzato sulla “sua” fascia destra, quella dove ha giocato diverse delle 314 partite con la maglia bianconera. Lo Stadium lo ha “beccato” senza pietà, ad ogni pallone che toccava, ma il colombiano non si è fatto condizionare. Anzi, ha chiesto la sfera ai compagni, ha provato la giocata e quando c’era da difendere, non ha tirato indietro la gamba. Come testimoniato dal fallo su Kostic che ha spinto Guida ad ammonirlo. I numeri dei suoi 20 minuti fanno capire molte cose: ha subito più falli rispetto a tutti i suoi compagni di squadra (4), ha tentato più cross di tutti loro (2), ha vinto 4 duelli su 5 e ha sbagliato solo un passaggio su 11. Insomma, ha trasmesso una carica che alla squadra in quel momento mancava e ha fatto capire che le sue iniziative sulla corsia di destra saranno molto utili nel resto della stagione. Con buona pace di tifosi bianconeri ai quali il suo passaggio all’Inter a parametro zero, la scorsa estate, proprio non è piaciuto. Juan, 11 trofei nelle sue 8 stagioni juventine, ha voltato pagina e non ha rammarichi: vuole continuare a collezionare titoli a Milano dove sa bene che i suoi nuovi sostenitori si aspettano altre prove come quella sul campo della Signora.

i COMPLIMENTI di simone

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Cuadrado non giocava dal 7 ottobre, quando era entrato per gli ultimi 35 minuti della gara contro il Bologna. Finora ha collezionato appena 5 presenze e 117 minuti in Serie A, mentre deve ancora esordire in Champions. Forse lo farà mercoledì a Lisbona, anche se non può essere considerato del tutto guarito e Inzaghi lo ha confermato in conferenza stampa: “Cuadrado è un giocatore che non scopriamo certo adesso – ha detto il tecnico – e lo abbiamo voluto fortemente. Purtroppo sta combattendo con un problema al tendine che non aveva mai avuto. Sappiamo cosa ci può dare e gli faccio i complimenti perché, vista l’importanza del match, si è messo a disposizione. Abbiamo delle difficoltà in quel ruolo e quindi speriamo che le terapie che sta svolgendo gli tolgano il dolore”. Dopo la notte di Torino l’Inter ha capito di avere un… titolare in più e ora spera di non perderlo di nuovo. Perché Simone finalmente ha visto in campo il calciatore che ha chiesto espressamente alla dirigenza, quando ha capito che trovare (senza poter investire soldi) un vice Dumfries con dribbling ed esperienza sarebbe stato difficile. Così si è preso il trentacinquenne svincolato Cuadrado, lo ha aspettato negli ultimi due mesi nei quali è stato quasi sempre in infermeria e adesso conta di utilizzarlo con maggiore continuità. Perché sa che in gare “chiuse” e complicate, una giocata del colombiano può determinare il risultato e avvicinare l’Inter al sogno della seconda stella. Tendinite permettendo…

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