Un Ibra da 10 e lode fa volare il Milan: doppietta (con infortunio) e impresa al San Paolo

Due gol dello svedese (già in doppia cifra in serie A), il Napoli accorcia con Mertens ma resta in 10 per il rosso a Bakayoko, poi Hauge la chiude nel recupero

Maurizio Nicita @manici50

22 novembre – NAPOLI

Immenso Ibra che decide la sfida del San Paolo e risponde con una doppietta a Cristiano Ronaldo, prima di infortunarsi nel finale (problema muscolare alla gamba sinistra). Il Milan continua solitario la sua corsa in vetta e merita il successo perché il Napoli regala mezz’ora iniziale in cui lo svedese come un cavallo di razza mette il muso davanti agli avversari, con un gran gol. La reazione più nervosa che lucida della squadra di Gattuso viene frenata da un grande Donnarumma e nel finale non basta la rabbia per raggiungere il pari, anche perché alcune decisioni discutibili di Valeri (leggi l’espulsione di Bakayoko) influiscono. Anche se il Milan legittima il successo col gol finale di Hauge. Esulta in isolamento Pioli, mentre Gattuso deve chiedersi perché la sua squadra sbagli partite del genere e ancora non riesca a decollare.

LO SCACCHIERE

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I due sistemi sono simili ma diverse sono le interpretazione del 4-2-3-1 e poi mentre quello del Milan è annunciato, negli uomini, quello del Napoli è diverso perché l’assenza di Osimhen costringe Gattuso a delle varianti. E allora ecco che dietro Mertens prima punta agisce Politano, che spesso però è al fianco del belga in una sorta di 4-2-4 in cui gli esterni sono Lozano e Insigne pronti a rientrare in fase difensiva sulla mediana con un classico 4-4-2. Alla prima situazione, di ripartenza, sembra meglio messo il Napoli con Romagnoli preso d’infilata da Politano e sul cross basso Kjaer salva in spaccata il pallone destinato a Mertens. Il danese sembra essersi fatto male ma stringe i denti e rientra.

VANTAGGIO MERITATO

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Ora è il Milan ad apparire più compatto e attento a non subire contropiede. Funzionano meglio i cambi gioco rossoneri, e con un Fabian Ruiz impreciso la squadra di Pioli prende il predominio in mezzo e nel giro di una decina di minuti ha tre palle gol nitide. La prima con un pallonetto di Ibra che Rebic cicca calciando sulle braccia di Meret. Poi un destro da fuori di Calhanoglu che Meret devia in angolo e dalla bandierina la palla sfila sul secondo palo con Kjaer che spreca di sinistro con la porta spalancata. Il gol è maturo e lo segna in maniera splendida il solito Ibra che sul traversone di Hernandez, ruba il tempo in anticipo su Koulibaly e gira di testa lì dove Meret non può arrivare.

LA REAZIONE AZZURRA

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Il Napoli non è messo bene in campo, con un centrocampo a volte lontano dagli attaccanti e con un Fabian Ruiz troppo falloso negli appoggi. Però la reazione caratteriale c’è e con gli attaccanti che cominciano a entrare nel vivo del gioco e muovono palla velocemente Romagnoli vanno difficoltà. E così ci vuole il miglior Donnarumma per mettere in angolo un tiro velenoso di Mertens e poi respingere, da angolo, la conclusione ravvicinata di Bakayoko. E la buona stella aiuta Gigio perché sulla corta respinta a botta sicura Di Lorenzo colpisce la traversa.

SEMPRE IBRA

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Ancora lo svedese protagonista nella ripresa. Prima rifila una gomitata in viso a Koulibaly, senza che Valeri veda nulla e la Var intervenga (probabilmente perché non la ritiene da rosso). Poi si fa trovare puntuale nel contropiede avviato da Calhanoglu e rifinito da Rebic, col Napoli colpevolmente sbilanciato. Gli azzurri reagiscono e trovano il gol con Mertens, abile a battere Donnarumma di destro. Poi Valeri aggiunge un’altra chicca alla sua serata dando il secondo giallo a Bakayoko (il primo era inesistente), con il Napoli che resta in 10 e si mette in campo con un 4-3-2 e davanti Petagna con Mertens. Ma nonostante la foga della squadra di Gattuso il pari non arriva.

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